Chi l’avrebbe mai detto che da Ferrara si può esplorare la provincia in barca? Scopri i percorsi Bike&Boat e le Delizie Estensi
State cercando idee per la prossima primavera? Se siete amanti delle destinazioni lente e silenziose, l’articolo che state per leggere fa al caso vostro!
Le campagne ferraresi, facenti parte della Pianura Padana sono state sottoposte ad un’opera grandiosa di bonifica cominciata proprio dagli Estensi. Non solo è interessante conoscere questa storia nella storia, ma è curioso scoprire il fascino dei luoghi poco esplorati attraverso un turismo lento, silenzioso e consapevole.
Cosa troverai in questo blog post
Bike&Boat: perché visitare le campagne ferraresi
La ricerca di luoghi meno affollati e meno conosciuti ha su di me un fascino indescrivibile quasi come se fossi una vera esploratrice di terre lontane. Di quelle con cappello color Kaki, mappa e binocolo. Rendersi curiosi è un allenamento per osservare ciò che di bello c’è e capire come il suo valore si posiziona nel mondo.
Già questo lo trovo significativo sul “perché” organizzare una giornata o un weekend in questa zona dell’Emilia Romagna Ferrarese, ma ve ne voglio dare almeno altri 5:
- per scoprire attraverso la mobilità sostenibile un’inedita provincia in tranquillità
- per immergersi nella biodiversità tipica: quella di acqua e quella di terra
- per rivivere la storia della corte Estense attraverso le residenze utilizzate per “deliziare la corte”
- per scoprire la vita lenta e agreste dei piccoli paesi tra cui la scoperta di Pievi romaniche e percorsi che hanno ispirato il romanzo “Il mulino del Po”
- per assaggiare le specialità del territorio, di cui vi parlerò dopo
Bike&Boat Ferrara: come funziona
Un tour Bike&Boat unisce turismo fluviale al turismo su due ruote.
Pensate che ci sono circa 220 km di vie navigabili in tutto il Delta e circa 150km di percorsi ciclabili! Tra il Grande Fiume e il Po di Volano, tra il Comune di Copparo e il Comune di Riva del Po, avrete la possibilità di scoprire un territorio inedito e dal grande fascino.
Let’s go!
Si parte dalla darsena di Ferrara con la motonave Nena che ha alle spalle ben 22 anni di servizio come vaporetto veneziano.
Una piccola imbarcazione dalla storia interessante a partire dal suo nome. Nena, chiamata anche La sposa del Fiume, era una signora con un profondo amore per il Grande Po. Erano circa gli anni’40 e ogni giorno traghettava con una piccola barca a remi persone e merci da una sponda all’altra. Un mestiere imparato dal padre, ma tramandato in famiglia da generazioni.
Nell’ascoltare e nel leggere questa storia, sono sicura che Michela Murgia avrebbe inserito Nena tra le sue “Morgane”, tra le donne definite “rivoluzionarie”. Nena voleva sentirsi libera e il fiume l’aiutava a rendere omaggio al suo non essere convenzionale.
La motonave, dopo essere stata anche “ludo-barca” per fare attività insieme ai bambini, oggi vi traghetterà dal centro di Ferrara alla sua campagna.
Un percorso in cui vedrete la città cedere il passo alla campagna accompagnati dai racconti di George e Antonella, i padroni di casa. Storie di tradizioni, di significati, di passato, di tecnologie che permettono la navigazione tra i vari canali del Po, ma anche di come il progetto “Nena” si è evoluto nel tempo.
Nel mentre ascolto, mi trovo ad osservare ciò che mi passa con flemma davanti agli occhi: ponticelli, scalette verso le abitazioni poco sopra il rivale del canale, piccoli orti, sedie posizionate e pronte per i “pescatori dei weekend”, insomma uno spaccato di vita quotidiana. La vita “di fiume”.
Metro dopo metro si lascia la città per arrivare a spazi più ariosi e aperti.
Se è vero che stiamo parlando di un Bike&Boat, potrete caricare la bicicletta sulla barca. Vi servirà non appena la “Nena” attraccherà a Sabbioncello San Vittore per la prima tappa del nostro itinerario: Villa Mensa.
Bike&Boat Ferrara: weekend tra le Delizie Estensi
Villa Mensa, è un sontuoso edificio del 400 a pianta poligonale dalla forma a “C” con cortile a chiostro e affreschi al suo interno. Rientra a pieno titolo tra quelle che vengono definite “Delizie Estensi” ovvero residenze o palazzi costruiti con un unico obiettivo “deliziare la corte”. Da qui la derivazione del nome.
Villa Mensa o Villa della Mensa, in realtà, era ad uso esclusivo del clero di casa d’Este. Fu grazie la classe ecclesiastica che questo palazzo subì significative opere di riqualificazione, elevandolo a centro con funzioni di coordinamento economico ed amministrativo dei terreni circostanti.
L’edificio è stato sottoposto ad un restauro importante che ancora non è finito, ma è possibile prenotare delle visite guidate anche per scoprirne gli interni.
Da qui è possibile proseguire fino a Copparo con una pedalata di circa 20 minuti tra le campagne per scoprire un’altra Delizia Estense: la Delizia di Copparo. Sede del Comune era una delle residenze utilizzate per la caccia.
Al momento la facciata principale è in ristrutturazione, ma se vi sposterete dietro l’edificio principale vedrete l’unica torre rimasta (erano 5) oggi sede della Biblioteca Comunale.
Una piccola curiosità: il palazzo Ducale di Sassuolo è identico a quello di Copparo. Non a caso, anche questo viene considerato a tutti gli effetti una “Delizia Estense” che prese forma per volere del Duca Francesco I d’Este.
Si riprende la bicicletta per la terza sosta: la Pieve di San Venanzio, un piccolo gioiello romanico in mezzo al verde risalente al 1330 appartenente alla parrocchia di Copparo. Qui potrete concedervi una sosta picnic sul parco attiguo alla chiesa.
Il giorno dopo si riparte in sella alla bici e, se è vero che il lago di Como ha il suo “Promessi Sposi” anche il Fiume Po, ha il suo romanzo. Si tratta de “Il Mulino del Po” di Riccardo Bacchelli: 3 tomi che raccontano l’evoluzione storica dei protagonisti e del territorio creando una vera e propria identità narrativa paragonabile a quella creata dal Manzoni.
Arrivati a Ro Ferrarese, piccola frazione di Riva del Po, con la bici si possono percorrere i luoghi detti “Bacchelliani” pedalando sulla Destra Po, famosa ciclovia lunga circa 112 km che taglia tutta la provincia di Ferrara in orizzontale. Immersi nel silenzio agreste da una parte avrete il fiume e dall’altra le campagne ferraresi.
Tra Idrovore, la golena del fiume e alberi secolari si arriva alla Chiesa de la Guarda che ha una curiosa particolarità di orientamento: il fronte dell’edificio non da verso il paese come ogni chiesa vuole, ma bensì è rivolta verso il fiume, proprio perché un tempo la via d’acqua era la via principale.
Da qui è possibile tornare indietro e reimbarcarsi sulla Nena per tornare alla Darsena di Ferrara.
Curiosità: a Ro Ferrarese accanto alla Piazza Umberto I è possibile vedere la storica farmacia che appartiene alla famiglia Sgarbi, tutt’ora funzionante. Potrete entrare (con garbo) per vedere gli arredi, gli scaffali, il mobilio, gli specchi e i lampadari risalenti ad inizio novecento che le regalano un’aria sinuosa tipica dell’Art Nouveau e dello stile Liberty. Proprio accanto a questa si intravede la casa in cui Vittorio è cresciuto.
Bike&Boat Ferrara: gli anelli del Po
Visit Ferrara ha integrato 5 nuovi percorsi chiamati “Gli anelli del Po” diversi per itinerari, lunghezze e tempistiche, ma che uniscono in ogni sua sfumatura barca e bicicletta.
Vengono organizzati con partenze programmate dalla città che comprendono: assistenza durante tutto il percorso in bici, accompagnatore, visita guidata dei principali monumenti e trasporto in barca con durata giornaliera. Se volete optare per il weekend, come vi ho proposto, informatevi sulle tratte del ritorno o dell’andata per organizzarvi al meglio.
Ogni percorso prevede una parte di circa 30/40km in bicicletta e circa 2 ore di navigazione.
Tutte le info dettagliate le potete trovare qui
Bike&Boat Ferrara: piacevoli deviazioni
Prima di lasciare Ferrara non potete per nessun motivo perdere la deviazione a Tresigallo. Io ho una predilezione per questo piccolo paese di provincia, non solo per la sua incredibile storia e la sua architettura, ma anche per la sua utopia, per il suo sogno.
Tresigallo è un luogo in cui la storia prende vita attraverso architetture e colori. Espressioni lineari e massicce dello stile razionalista e futurista italiano.
È la città in cui i quadri di De Chirico vi sembreranno essere veri e ve lo racconto qui!
Prima però di addentrarvi nel pieno novecento, fermate la linea del tempo al cinquecento con la visita a Palazzo Pio. Si tratta di un’altra “Delizia Estense” che incontra la corte, ma anche la storia di braccianti agricoli e di scioperi. Una storia che contribuì a rendere Tresigallo quella che è oggi con la firma di Edmondo Rossoni.
Bike&Boat Ferrara: delizie della tavola
Quando si parla di “delizie” non posso esimermi dal dirvi cosa non potete perdervi a tavola!
Da assaggiare assolutamente i cappellacci con la zucca conditi con il ragù o con burro e salvia per la versione veg, la salama da sugo, la torta tenerina e la coppia ferrarese, il celebre pane. Da portare a casa!!
Bike&Boat Ferrara: info pratiche
Se non avete la bicicletta, non preoccupatevi è possibile noleggiarla in città. Noi ci siamo affidati a Linktours in Via Garibaldi. Se preferite le bici con la pedalata assistita potete rivolgervi a E-Bike Travel in Via Armari sempre a Ferrara.
Dai prendete la bici che la barca è già pronta!!
Articolo scritto in collaborazione con VisitFerrara, VisitRomagna e InEmiliaRomagna