ITALIA,  TRENTINO

Garda Trentino nascosto: cosa vedere

Itinerario nel Garda Trentino nascosto alla scoperta di tips insolite dal tocco vintage: ecco cosa vedere!

Il Garda Trentino è uno dei miei posti del cuore.

A dir la verità è il connubio Lago di Garda e montagne che rende la questione un’emozionante scoperta dall’aria rarefatta e rilassata.

Un territorio vivace, ricco di storie da raccontare, pieno di nuovi significati e di tante attività outdoor per gli appassionati del genere.

Il Garda Trentino è una terra di laghi, ce ne sono ben 11, in cui mille sfumature di verde incontrano quelle di azzurro tra cielo e acqua. Comprende Nago-Torbole, Riva del Garda, la val di Ledro, la Valle dei laghi, Arco, Drena, Tenno e Comano.

Chi ama passeggiare, fare trekking, andare in bici o arrampicarsi qui trova una rosa incredibile di attività affini, un esempio? 1480 km di percorsi bike, 10 rifugi, 1000 km di sentieri, 10 vie ferrate, ma anche 2 centri per il wakeboard e attività in barca.

Se, come me, cercate cultura e cose insolite è un territorio che non vi deluderà nemmeno da questo punto di vista!

Gusto e sapori? Mica starai dubitando!

Il mio itinerario è stato costruito grazie al team di Garda Trentino che, con la preziosa attenzione che li contraddistingue, hanno creato un percorso adatto allo stile Pimpi: fresco e colorato!

Si parte, dunque, alla scoperta di un Garda Trentino nascosto dal tocco vintage.

Prima però, recuperariamo la Garda Guest Card: il lasciapassare per tantissime esperienze.

Garda Trentino nascosto: Garda Guest Card

La Garda Guest Card è una tessera che ti permette di avere numerosi vantaggi tra cui sconti o omaggi in diverse attività nel territorio.

È possibile richiedere la tessera al vostro alloggio, scaricare l’app MIO TRENTINO, inserire il codice che vi arriverà via mail dalla struttura et voilà il gioco è fatto!

La Card è gratuita, ha validità per tutto il periodo del vostro soggiorno ed è nominale. E’ valida anche per i trasporti pubblici.

Garda Trentino nascosto: itinerario

Per scoprire il lato nascosto del Garda Trentino vi racconterò un itinerario che parte da Riva del Garda, passando per Arco, alla Val di Ledro fino alla Valle dei Laghi.

Per qualsiasi informazione e consiglio potrete fare riferimento agli uffici di Garda Trentino dove un team preparato e professionale è pronto a capire le necessità e a costruire un perfetto itinerario per voi!

Prendete come base di alloggio Riva del Garda. Il percorso che vi propongo sarà fattibile in macchina senza grandi spostamenti, al massimo circa 30 minuti.

Dove dormire?

Se cercate tranquillità e buon rapporto qualità vi consiglio l’Holiday IV Gardan che ha fatto della “Serendipity” il suo biglietto da visita!

Non solo è in centro e comodo per raggiungere ogni luogo che vi indicherò, ma è anche un concentrato di colore e di allegria che mi ha conquistata sin dal primo istante!

Vi dico solo che la mia stanza aveva il cielo stellato e altalene al posto delle sedie!

Garda Trentino nascosto: il lato elettrico di Riva del Garda

Riva del Garda è una perla già a partire dalla posizione. Uno zaffiro incastonato tra due montagne che ne accarezzano il profilo e la proteggono rendendo la sua temperatura mite tutto l’anno. Uno di quei luoghi in cui il gioco di parole “la dolce Riva” è esattamente la definizione che descrive l’atmosfera.

Un giro al centro storico è d’obbligo senza dimenticare highlights come:

  • Il lungo lago
  • Le piccole vie del quartiere chiamato “maroc” ovvero “masso”: una zona situata proprio quasi sotto la montagna
  • L’ascensore panoramico per una vista wow o la salita alla Torre Apponale: in 165 gradini arriverete in altro per cogliere un punto di vista della città tutto nuovo.
  • Una foto iconica davanti agli alberghi storici di colore giallo, azzurro e rosa come se fossero tre geometrici Maccarones.

Dopo il giro in centro è arrivato il momento di scoprire il lato elettrico della città, ovvero visitare la Centrale Idroelettrica di Riva del Garda che, vista da fuori sembra a tutti gli effetti la casa di tutti i supereroi Marvel.

La centrale, tra le più vecchie del Trentino, è stata costruita negli anni 30 da Giancarlo Maroni, architetto de “Il Vittoriale degli Italiani”, residenza del D’Annunzio. Ad oggi è attiva e impegnata nella trasformazione del movimento dell’acqua in energia pulita.

Non avevo mai visto una centrale prima d’ora e la visita guidata alle aree produttive si compone di 3 parti:

  1. Officina dell’energia: con attività interattive capirete meglio le basi fisiche di come una centrale lavora in maniera circolare e come operano le turbine dette “Pelton” (nome che deriva dal suo inventore).
  2. Dopo avere decifrato la parte più tecnica e teorica, sarete pronti ad indossare il caschetto ed entrare in una galleria scavata sotto la montagna lungo i tubi che portano acqua al Lago di Garda per poi riportarla al Lago di Ledro producendo energia
  3. Da qui si passa alla Sala Macchine, alla Sala della Storia, alla Sala dei Selezionatori che sembra un vero bosco elettrico e alla terrazza panoramica con una vista davvero incredibile!

Le centrali idroelettriche di proprietà di Dolomiti Energia sono 43, quella di Santa Massenza (visitabile anch’essa) è la più potente del Trentino.

Una piccola curiosità: la temperatura dentro la galleria è di circa 14 gradi. Non dimenticate una felpa soprattutto in estate quando lo sbalzo termico è davvero importante!

Garda Trentino nascosto: i segreti del Mugnaio

Se pensate che fare il Mugnaio sia facile come raccontava il buon Banderas alla Tv vi sbagliate di grosso. La visita al Mulino Pellegrini sarà illuminante per scoprire cosa significa lavorare “come una volta”.

La visita è strepitosa, sia per capire il funzionamento di un mulino antico, sia per toccare con mano la passione con cui Alberto (il nostro Banderas da tre generazioni) porta avanti ogni giorno questo progetto controcorrente.

Il Mulino Pellegrini è considerato Museo Etnografico ed è uno dei pochi mulini antichi attivi in Trentino e vanta una storia che ha origine sin dalla fine del 1800. La macchina con cui viene prodotta la farina gialla di mais è datata 1860.

Tutto ciò che viene prodotto è a tutti gli effetti farina del suo sacco!

4 piani di scalette in legno che salgono lungo una produzione di altissima qualità che si definisce “artigianale”. Cura, attenzione e amore fanno la differenza.

Scoprire questo posto nel 2023, epoca di digitalizzazione e di intelligenza artificiale, è fare un passo indietro nel passato e interrogarsi su come un tempo (forse) fosse tutto molto più autentico.

Il primo passo per rendersi conto di questa differenza è il fatto che qui non esistono automazioni nel processo produttivo. Alberto conosce ogni minima variazione di suono, di odore, di tatto per capire se tutto sta andando per il verso giusto. Il cuore di questo posto sono due: la macchina, ma anche il suo direttore d’orchestra.

Dalla macinatura, alla setacciatura, al confezionamento e alla vendita, visitare il Mulino Pellegrini è un’immersione quasi distopica tra ciò che pensiamo sia possibile fare con i mezzi obsoleti del passato che, mai come in questo caso, non sono per niente tali.

Non potete andare a casa senza aver comprato almeno qualche kg di polenta nel piccolo punto vendita. Non fatevi tentare da quella istantanea o da quella ai profumi di rosa, ma acquistate l’articolo da “intenditori”, pazzesca per una serata di pioggia e chiacchiere davanti al camino.

 Garda Trentino nascosto: preistoria e arte

Nella Val di Ledro l’età del bronzo ha lasciato la sua impronta. Grazie a dei ritrovamenti archeologici a testimonianza di diversi villaggi palafitticoli costruiti sul lago omonimo è possibile fare un viaggio nella storia.

Fu grazie ai lavori per la centrale idroelettrica di Riva del Garda che vennero scoperti importanti reperti diventati patrimonio dell’Umanità e sezione aperta e distaccata del MUSE Museo delle Scienze di Trento.

Il nuovo Museo delle Palafitte è stato rinnovato nel 2019 e offre un ampio e luminoso percorso nella storia.

In questa zona vennero trovati circa 12.000 pali e grazie al museo questa storia continua ad essere raccontata.

Nella parte interna si trova un’ esposizione di oggetti e reperti che, senza un percorso obbligato, rendono la visita dinamica, leggera e chiara tra tessuti, suppellettili in bronzo e una canoa che conta 3600 anni! Nella curata e scenografica parte esterna potrete vedere ancora alcuni dei pali nel lago e la ricostruzione di quattro palafitte arredate e ricche di particolari!

Se volete approfondire ancora di più potrete spingervi fino a Fiavè anch’esso incluso nei “siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” e il parco Archeo-Natura.

La particolarità di questo posto è una passerella di legno sospesa sull’acqua che vi accompagna alla scoperta di diversi ricostruzioni. Un luogo incantevole e molto fotogenico!

Dopo aver visitato il museo riprendete la macchina continuando verso il lungolago. Arriverete alla Ledro Land Art un percorso di circa 1 km immerso nei boschi della pineta di Pur in cui l’arte incontra la natura in un messaggio forte e chiaro. Ogni opera ha una spiegazione, abbiate rispetto per questo posto, prendevi il vostro tempo per una passeggiata rigenerante.

Garda Trentino nascosto: i segreti dello speziale

Alzi la mano chi non è mai stato affascinato da intrugli misteriosi, pozioni, sciroppi, erbe curative e veleni! Io lo sono da sempre. Se poi a questo argomento aggiungiamo l’idea di un posto in cui vasetti, ampolle e alambicchi si trovano all’interno di una farmacia storica, bingo!

A Pieve di Ledro, c’è un museo molto particolare, il Museo Foletto che racconta una storia secolare di passione e di cura: quella degli speziali Foletto che conta 170 anni.

Un luogo fermo nel tempo uscito da una cartolina dal color seppia che tramanda da generazione in generazione i segreti di un mestiere antico e prezioso. Tra gli scaffali del museo c’è memoria di studio, di catalogazione di 2700 specie botaniche, di analisi e di strumenti che risalgono alla metà del 1800.

Al Museo Foletto non ci si ferma alla teoria. Si useranno mani e calcoli grazie ai laboratori pratici per diventare farmacista per un giorno: sciroppi, saponi, creme sono solo alcune delle alternative possibili.

A 200 mt dal museo è presente l’Orto dello speziale visitabile da giugno a settembre dove vengono coltivate materie prime del territorio come Malva, Calendula, Lavanda, Iperico, Genziana, Timo e molto altro.

E’ risaputo che lo speziale avesse dimestichezza anche con i liquori e i Foletto non sono da meno, quindi preparatevi perché a fine visita ci sarà una piccola degustazione dei liquori simbolo dei Foletto tra cui il Picco Rosso, l’Amaro Proibito o la Stomatica.

Lo sapevate che in antichità il farmacista aveva il camice nero?

Per scoprire tutte queste curiosità non resta che una cosa da fare!

Scopri molto di più durante la visita!

Garda Trentino nascosto: il profumo del caffè

Anche in questo caso parliamo di saperi tramandati con una storia che comincia nel 1947.

A Omkafè vi accoglieranno piante di caffè alte e curate. Ho raccolto i chicchi in Colombia, ho visitato una finca in Guatemala, ma piante così alte non le avevo mai viste. Merito dell’aria sana della montagna!

Siamo in una piccola azienda vicinissima ad Arco che produce caffè partendo da miscele biologiche. In questo breve, ma interessante percorso scoprirete curiosità sul mondo del caffè e della torrefazione dando uno sguardo alla produzione e al percorso storico e culturale interattivo costruito in 3 lingue diverse.

Ci sono macchine del caffè che risalgono agli anni 20! Stupende!

Al termine della visita è possibile fare una degustazione di 6 miscele e acquistare la vostra preferita nello store all’ingresso.

La visita guidata e la degustazione sono gratuite.

Vi appassiona il mondo del caffè e della latte art? Qui a Omkafè si trova anche un Academy che nasce dal desiderio di valorizzare la cultura e la diffusione dell’amore per il caffè sia per i professionisti e appassionati.

Garda Trentino nascosto: Arco una storia non solo verticale

Ci spostiamo ad Arco celebre come paradiso degli arrampicatori, ma che nasconde aneddoti interessanti. Una visita guidata è il modo migliore per scoprire una storia che parte dal medioevo fino al 900 attraverso architetture, duelli, litigi famigliari e una cultura del benessere.

Andando oltre le decine di negozi che vendono abbigliamento tecnico da montagna, con il castello sempre in guardia sopra le nostre teste, partiamo per un altro tipo di viaggio che non ha necessità di picconi e scarponi.

Dalla piazza di fronte alla Collegiata, la chiesa del paese, si comincia un’immersione tra palazzi nobiliari dagli affreschi sbiaditi al quartiere del popolo chiamato “Stranfora”. Un groviglio di viottoli stretti tra muri di case colorate e lavatoi pittoreschi.

Una volta scesi dal Parco Arciducale che unisce la storia austriaca a quella italiana, comincia la salita verso il 900 dove lo stile Liberty definisce un nuovo tipo di sviluppo: quello turistico che legava la nobiltà mitteleuropea al benessere dell’aria buona del lago per passare l’inverno.

Ecco dunque che immaginiamo eleganti signore con gli ombrellini uscire dai numerosi hotel ( che oggi non lo sono più) e passeggiare sul viale delle magnolie, la passeggiata d’inverno e il viale della palme, la passeggiata d’estate.

Non perdetevi il Casinò Municipale che presenta una veranda splendida e il gazebo della musica. Entrate e andate a sbirciare il salone delle feste, sarà un attimo immaginare la Principessa Sissi volteggiare a ritmo di valzer.

Arco è perfetto tutto l’anno, ma durante il Natale per i mercatini e i presepi nel quartiere Stranfora lo renderanno ancora più magico.

Per le visite guidate contattate il team di Garda Trentino vi sapranno dare le giuste indicazioni.

Garda Trentino nascosto: Arte e ricerca performativa

Siamo alla centrale di Fies nel cuore della Valle dei Laghi a pochi km da Toblino.

Grazie al racconto della meravigliosa Virginia Sommadossi creative director del Centro, sono riuscita ad entrare in un pensiero, in una filosofia e in costrutto di un percorso di ricerca per le pratiche performative contemporanee a livello internazionale che vanta circa 45 anni di progetti culturali.

L’obiettivo del progetto è rendere visibile una progettualità artistica che negli ultimi anni si è focalizzata su significati di genere, di decolonizzazione e di passaggio tra tematiche e pratiche come nuova forma di narrazione sfidante.

Uno spazio di lavoro in cui compagnie ed artisti possono anche essere stanziali nella loro ricerca utilizzando la centrale come spazio residenziale e di produzione.

In questo contesto vengono organizzati festival ed eventi culturali grazie anche ad un progetto di valorizzazione della struttura che l’ha resa uno degli esempi di riuso industriale più virtuosi e studiati in Italia. E’ possibile arrivare fino a qui anche in bicicletta, grazie alla pista ciclabile che collega Arco a Fies lungo il Sarca.

Scoprire questa realtà per me che amo il teatro, è stato un colpo al cuore di bellezza e di emozione.

Se volete visitare il centro sarete i benvenuti, per sicurezza fate prima una telefonata (T. 0464/504700 oppure info@centralefies.it).

All’interno c’è anche uno spazio di Co-working qualora ne aveste necessità.

Garda Trentino nascosto: alambicchi e pozioni

Sempre in zona dei laghi esiste un piccolo paesino che detiene un record! Siamo a Santa Massenza: la capitale della grappa in Italia con il maggior numero di distillerie per abitante.

Qui, la grappa è una cosa seria e una vera filosofia di vita che porta lo stesso cognome: Poli.

Il team di Garda Trentino ha scelto per me la distilleria Francesco Poli. E’ qui che ho scoperto un percorso di produzione del quale ignoravo ogni singolo passaggio. Non sono una bevitrice, ma non sono “astemia” di curiosità.

Alambicchi, temperature e gradazioni sono solo alcuni degli elementi che stanno alla base di una produzione che parte dalle vinacce fino al prezioso elisir in circa 30000 bottiglie l’anno.

Dopo la visita alla produzione è il momento della degustazione. Non ho resistito ad un altro prodotto tipico e presidio Sloow Food del Garda Trentino, il Vino Santo Trentino. Considerato il “passito dei passiti” è un vino dolce vellutato ed elegante che si ottiene dall’uva Nosiola e da una buona dose di paziente attesa dati i 6 anni in botti di rovere.

La spremitura viene fatta proprio durante la settimana santa, ecco dunque spiegato il suo nome.

State organizzando una vacanza in Garda Trentino in inverno?

Qui troverete tutte le esperienze “winter time” da prenotare!!

Ti è venuta fame? Ci credo!!

Scopri cosa e dove mangiare nel Garda Trentino!

Articolo scritto in collaborazione con Garda Trentino

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