“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre“(Primo Levi)
La visita ai campi di Auschwitz I e Auschwitz II, detto Birkenau è difficile, toccante, ma doverosa per non dimenticare.
Creato nel 1947, il museo e Luogo della memoria comprende i 20 ettari di Auschwitz I e i 170 ettari di Auschwitz II, il più grande campo di sterminio e l’unico ad essere conservato quasi per intero. Oltre ai luoghi, all’interno del museo vengono conservati migliaia di oggetti e beni personali dei deportati e delle vittime. Una collezione che testimonia le atroci sofferenze di milioni di persone.
Preparatevi ad un impatto emotivo forte in uno spazio impensabile se non all’interno di un piano strategico folle, come quello che venne messe in atto. Per tutto questo, se decidete di dedicare il vostro tempo a questa visita fatelo con cognizione di causa.
Mettete in conto di stare via tutta la giornata, i campi distano dal centro di Cracovia circa 1h e 40 minuti di strada.
Ecco tutte le informazioni pratiche per organizzare la vostra giornata.
Cosa troverai in questo blog post
Auschtwitz e Birkenau: come prenotare i biglietti
I biglietti sono a numero chiuso, quindi vi consiglio di prenotarli on line prima del vostro arrivo direttamente dall’ Italia. Una possibilità potrebbe essere quella di prenotare dei tour guidati che includono non solo l’ingresso, ma anche il trasporto da e per Cracovia. Noi abbiamo preferito fare tutto da soli.
Potrete prenotare in autonomia il tour guidato in italiano nel sito ufficiale di Auschwitz. Farvi accompagnare da una guida è un’opzione che vi consiglio di prendere in considerazione per avere la giusta immersione nella storia e nei suoi particolari. Potrete scaricare i biglietti direttamente dalla mail. Il costo è di circa 20 € a testa.
Una volta deciso a che ora sarà la visita organizzatevi con il mezzo di trasporto.
Auschtwitz e Birkenau: come arrivare
Da Cracovia, il mezzo migliore per arrivare ai campi è il bus.
Rispetto al treno è più comodo e più economico. Il bus vi scaricherà direttamente davanti all’ingresso di Auschwitz I.
Dirigetevi verso la stazione dei bus di Cracovia che si trova proprio accanto a quella dei treni, fate il biglietto alle casse o direttamente sull’autobus comodamente con la carta di credito.
La destinazione finale è la cittadina polacca chiamata OSWIECIM, appunto Auschwitz. Il percorso partirà nel mezzo della città e nella prima periferia per poi lasciare spazio alla campagna e alle foreste polacche che, in questo periodo dell’anno, si tingono dei colori caldi dell’autunno.
La giornata è uggiosa e coperta di nebbiolina rarefatta quasi come se, anche il meteo, sapesse del dolore della nostra destinazione coprendola di grigia malinconia.
Per passare da un campo all’altro, ovvero da Auschwitz I ad Auschwitz II, troverete delle navette gialle gratuite che ogni 15 minuti circa partono e arrivano.
Tempo di percorrenza circa 6/7 minuti per 3 km totali.
Auschtwitz e Birkenau: info Covid
Per quel che riguarda le regole d’ingresso Anti-Covid, vi preciso che non serve il green pass per visitare i campi. È obbligatoria la mascherina nei luoghi al chiuso.
Auschtwitz e Birkenau: la visita
Una volta arrivati vi dovrete mettere in fila per la disinfezione, il controllo al metal detector, il controllo dei biglietti e il prelievo delle cuffie utili per la vostra visita guidata. Il primo step sarà un breve filmato introduttivo per poi partire insieme alla vostra guida lungo il percorso.
La prima visita è quella ad Auschwitz I, una ex caserma polacca. Proprio per questo gli edifici sono quasi tutti in muratura con mattoni rossi. Qui si trovavano circa 16 mila prigionieri ed era anche il luogo in cui aveva sede il comando centrale delle SS.
Nel caso di questo campo di lavoro prima e di sterminio poi, le strutture erano già presenti e adattate, non viceversa come vedrete per il campo di Birkenau.
La visita parte dal cancello “ARBEIT MACHT FREI”, celebre immagine che troviamo nei libri di storia e nei film, per proseguire all’interno dei vari blocchi. È possibile scattare fotografie ovunque, tranne nella sala 5 del blocco 4 (la stanza dei capelli) e i sotterranei del blocco 11 in cui venne fatto il primo esperimento di uccisione di massa con il gas ZylonB.
La visita si concluderà nella piazza dell’appello, nella camera a gas e nel crematorio I ancora perfettamente intatti.
Questa visita ha una durata di circa un’ora e 15 minuti per poi passare a Birkenau.
Birkenau vi lascerà senza fiato per tre motivi.
Il primo: per la sua vastità.
Il secondo: per il nome che, di fatto, è poetico, ma che di poetico non si porta dietro nulla. Birkenau in polacco significa “betulla”.
Il terzo: è che trovarsi di fronte all’ingresso sempre visto nei film, nei libri e nei documentari fa un certo effetto, a maggior ragione dopo la visita appena conclusa nella prima parte del campo.
Birkenau venne costruito per uccidere, per sterminare e per mettere la parola fine. Tutto ciò che vedrete portava in sé l’obiettivo della “soluzione finale della questione ebraica”. Il più grande centro di sterminio degli ebrei, il più grande campo di concentramento nazista.
Il cancello è emblematico così come la ferrovia che lo attraversa. Sulla destra c’erano le baracche di legno, sulla sinistra quelle in mattoni. 17 km di filo spinato intorno e decine e decine di torrette di controllo.
Vedrete la rampa e la banchina sulla quale venivano scaricati i prigionieri, i resti delle camere a gas distrutte prima della liberazione, il monumento alle vittime dove 23 targhe portano un testo nelle lingue principali parlate dai prigionieri e le baracche con i pancacci disposti su tre piani.
La visita avrà una durata di circa un’oretta e una volta finito siete liberi di rimanere se lo volete.
Fatelo per passeggiare in silenzio riflettendo su tutto ciò che vi è stato detto e che avete visto.
Non fatelo per fare selfie. Abbiate il rispetto del luogo e della memoria che si porta dietro. Non è il luogo adatto per fare foto da mettere su Instagram, abbiatene la decenza.
Auschtwitz e Birkenau: orari
E’ possibile visitare il museo tutti i giorni tranne il 1 gennaio, il 25 dicembre e il giorno di Pasqua, Nel giorno della memoria vengono organizzate celebrazioni e cerimonie. Per tutte le info seguite questo link.
Auschtwitz e Birkenau: caffetterie e librerie
Nel complesso di ingresso troverete un ristorante, una caffetteria adatta a snack veloci e una libreria con diversi titoli anche in lingua italiana.
Di solito, la visita prevede un break di circa 15 minuti, giusto il tempo per mangiare qualcosa al volo o bere qualcosa.
Vi consiglio di valutare una merenda al “sacco”. Noi, per esempio, siamo partiti attrezzati con panino e acqua.
Auschtwitz e Birkenau: consigli prima di andare a visitare Auschwitz
Prima di recarvi in questo luogo rispolverate la vostra memoria guardando alcuni dei film più importanti sulla storia dell’Olocausto. Eccone, alcuni:
- Schindler’s list
- Il pianista
- La vita è bella
- Train de vie – Un treno per vivere
- Il bambino con il pigiama a righe
- Il diario di Anna Frank
- Jona che visse nella balena
- Jojo Rabbit
- The Reader
- Il figlio di Saul
- La signora dello zoo di Varsavia
Vi lascio anche alcuni titoli di libri che, a mio avviso, sono davvero letture estremamente interessanti e non troppo conosciute:
I giusti di Jan Broken
Lasciami andare madre H. Schneider
Il rogo di Berlino H. Schneider
Io non mi chiamo Miriam M. Axelsson
“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”.
Anna Frank
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