Vuoi fare un podcast? Come fare? Ecco una guida essenziale!
La mania dei podcast è esplosa negli Stati Uniti nel 2014 ed è diventato, da allora, uno dei mezzi comunicativi di punta del 2020 e lo sarà ancora di più nel 2021. Il Podcast è la nuova rivoluzione.
Non so se sia una conseguenza “effetto Covid”, ma fatto sta, che il mondo dei podcaster si sta allargando a macchia d’olio. Viene considerata ad oggi, la “Next Big Thing” dopo il video, con una preziosa valenza: il podcast è a tutti gli effetti considerato un’attività multitasking, cosa vuol dire?
Vuol dire che, se il video devo avere il tempo per guardarlo, il podcast sintonizzandosi sulla voce, posso ascoltarlo dovunque e qualsiasi cosa io stia facendo. Si, un po’ come la musica.
Il mio canale podcast “I viaggi della valigia di Pimpi” è nato a Luglio e devo dire che la decisione di aprirlo è stata abbastanza istintiva. Non ho fatto tantissimi ragionamenti o giri di “se” e di “ma”, avevo già tutto abbastanza chiaro. Ho raccolto le idee, creato un piano, guardato tutorial per capire come organizzarmi tecnicamente e via sono partita.
Nessuno mi ha detto come fare, mi sono creata il mio modus operandi giorno dopo giorno. Sicuramente se avessi avuto qualcuno di esperto al mio fianco sarebbe stato tutto più semplice, ma se ce l’ho fatta io sono certa che ce la puoi fare anche tu!
I suggerimenti che troverai in questo articolo nascono da una domanda che mi sono fatta: che cosa mi avrebbe facilitato?
Ecco, dunque, se stai pensando anche tu di aprire un podcast qui troverai tutte le informazioni principali su come fare e su tutto quello che c’è da sapere per cominciare al meglio.
Siete pronti?
Cosa troverai in questo blog post
Step 1 Podcast come fare: perché fare un podcast e analisi del progetto
Organizzarsi e mantenersi costanti non è facile e non per forza di cose sei obbligato ad aprire un canale podcast solo perché adesso “funziona così”.
Se vuoi ottenere dei risultati devi mantenere il tuo impegno con la creatura che sta nascendo. Devi pensare bene al tuo progetto, ma essere anche un po’ “smart” al punto da buttarti nel fare qualcosa che non hai mai fatto prima. Essere curiosi è essenziale!
Alla base di tutto: devi avere qualcosa da dire, tradotto ci deve essere un progetto. Non è che un podcast sulla storia delle religioni funziona di più rispetto a quello centrato sulla crescita personale, puoi fare un podcast su come si curano i bonsai o su come si può leggere meglio, l’importante è che tu abbia qualcosa di interessante da raccontare e che tu sia utile alla tua nicchia.
Quindi da dove si parte?
Dal progetto e dal tuo piano trasversale di lavoro!
- Parti dal contenuto: di cosa parlerà il tuo podcast? Quali argomenti toccherà o approfondirà?
- Quale sarà il tuo target? A chi ti rivolgi? A chi parli? Scordati di parlare a tutti, è impossibile. Questo vale per i blog, per i social, per tutto. Non possiamo parlare al mondo. Scegli la tua nicchia e in automatico si delineerà anche il tuo stile comunicativo.
- Quale sarà l’organizzazione del tuo podcast? Sarai un one man/woman show oppure pensi di creare un format con “ospiti” e/o interviste? Nessuno ti vieta di fare un po’ e un po’.
- Scegli nome e logo: ragionaci bene prima di cominciare. Considera che nel tempo puoi anche modificarli.
- Quale sarà il tuo piano di narrazione? Organizza le tue puntate: mini argomenti che approfondiscono il tuo macro-argomento.
Ricordati sempre che il podcast è una vera e proprio scrittura, ma fatta con la voce. Crea vicinanza, intimità e community. Ricordati che se saprai creare fidelizzazione il tuo podcast sarà come una serie su Netflix!
Step 2 Podcast come fare: Hosting & Co.
Dopo aver fatto tutta questa analisi, è il momento di scegliere su quale hosting far esistere e registrare il tuo podcast.
L’hosting non serve solo per questo, ma è essenziale per distribuire il tuo canale su tutte le principali piattaforme di podcasting in maniera automatica, comprese quelle di Google e di Itunes.
Le piattaforme più usate sono: Anchor (100% gratuita e molto intuitiva) oppure Spreaker che comprende un piano gratuito ed altri a pagamento. Io ho scelto la prima e devo dire che al momento ne sono soddisfatta.
Una volta creato il tuo canale, registrati anche Spotify per podcaster, una pagina in cui poter accedere a tutte le statistiche degli ascolti.
Scarica anche il software con il quale editerai le tue puntate. Già, non basta solo registrare la tua voce, ma bisogna “lavorare” la puntata per renderla piacevole, fruibile, accattivante e “liquida”.
Ti consiglio Audacity (open source gratuita), ma anche il più costoso e accessoriato Adobe Audition.
Adobe è sempre una garanzia, ma costa circa 24 € al mese e su larga scala non è la scelta più economica che ti posso consigliare. Per questa ragione ho appena scaricato Audacity per testarlo e decidere cosa fare.
I prodotti Adobe si possono acquistare solo in abbonamento, non è più possibile acquistare il prodotto singolo. Da un lato è perfetto perché, in questo modo, sono sempre aggiornati, ma dall’altro hanno costi annuali davvero elevati.
Step 3 Podcast come fare: come si costruisce un podcast
La costruzione di un podcast segue esattamente lo schema che usi quando devi pubblicare un articolo sul blog. Di cosa sto parlando?
- Crea un piano e un calendario editoriale. Ragiona sulla cadenza di uscita, ma sii bene attento nel valutarla. Fare un podcast è impegnativo, quindi prima di comunicare che pubblicherai una puntata ogni settimana, comincia in maniera più blanda. Testati e valuta cosa puoi fare e dove puoi arrivare. Nel mio canale, per esempio, pubblico una puntata ogni 15 giorni, perché non riuscirei a gestire puntate più ravvicinate. Non c’è una cosa giusta o sbagliata: c’è chi pubblica una volta al mese oppure una volta alla settimana, di giusto c’è quello che è giusto per te. Sii costante. Valuta cosa non ti stressa troppo perché poi il rischio è quello di lasciare il progetto a metà.
- Crea la scaletta per la tua puntata: puoi scrivere una scaletta con i punti principali come filo da seguire oppure puoi scriverti tutto il testo, dipende da te. Scrivere tutta la puntata è perfetto per avere un quadro d’insieme, per non rischiare di perdere nessun passaggio e per non essere troppo confusionario. Il tuo testo è il tuo copione, ma ricordati di usare sempre uno stile semplice e ritmato nella narrazione. Non devi annoiare e non dare mai giudizi a ciò che racconti.
- Comincia il bello: registra la puntata
Step 4 Podcast come fare: cosa serve per registrare un podcast
Abbiamo già deciso quale hosting e quale software usare, abbiamo già fatto un piano e un calendario editoriale, ma come faccio a registrare?
Tramite Anchor puoi registrare i tuoi episodi direttamente con il microfono del telefono o del computer. Per le prime puntate ammetto di aver fatto così, ma non è proprio il modo giusto. Cerca di puntare sulla qualità dell’audio e sebbene tu abbia un super telefono perfomante è sempre meglio investire qualche euro in un microfono. Non c’è bisogno di spendere chissà quali cifre, il mio per esempio, l’ho preso su Amazon, costa 20 euro e va benissimo. Ne troverai di tutti i prezzi, magari aspetta un attimo prima di investire in un microfono professionale, questo potrebbe essere uno step successivo.
Cerca uno spazio tranquillo e poco rumoroso nella tua casa: quello sarà il vostro studio di registrazione! Infine, armati di tanta pazienza e costanza.
Sei pronto a partire!
Step 5 Podcast come fare: Action!
Mettiti comodi, in una stanza silenziosa, possibilmente non vuota per evitare rimbombi. Ottimo un piccolo salotto o un piccolo studio, c’è chi registra avvolto dai cuscini per attutire l’audio, io non faccio nulla di tutto questo, ma registro nel mio piccolo studio in sacrale silenzio.
Quando registrerai la tua puntata metti in conto che non sarà tutto perfetto, ti sbaglierai è normale e allora che fare? Niente paura correggerai tutto in fase di edititing, sistemerai tutti gli errori, i silenzi e le sbavature. Usa la tecnica del “vuoto”: ti sei sbagliato? Lascia un po’ di spazio silenzioso (che poi toglierai) e ricomincia il discorso. Ricorda sempre di mantenere un tono di voce sostenuto, chiaro e comprensibile. Scandisci bene e non mangiarti le parole.
La prima puntata che metterai on line sarà quella di presentazione: raccontate chi siete, parlate di voi, del perché avete deciso di fare un podcast e come sarà sviluppato il vostro progetto.
Le puntate devono avere un inizio e una fine, considera che devono essere composte da 3 parte principali:
– Sigla- overture: sarà il tuo “Jingle”. Deve essere evocativa, introduttiva e riconoscibile. Può avere una musica o un sottofondo.
– Parte centrale: è il fulcro della puntata. La lunghezza giusta per un podcast non esiste, è chiaro che non devi fare “spiegoni” che vadano oltre i 40 minuti (può capitare, ma non deve essere la regola). Alcune ricerche indicano come la durata perfetta oscilli tra i 10 e 15 minuti. Non preoccuparti troppo, aggiusterai il tiro una volta che ci avrai preso la mano.
– Chiusura: come la sigla deve essere obbligatoria. È il tuo modo di congedarti, di ringraziare, di dire arrivederci senza tralasciare di indicare come i tuoi ascoltatori possono trovarti. Di solito c’è anche un call to action come per esempio “lascia un commento” o “iscriviti al mio gruppo Facebook”, cose così insomma Può avere una musica o un sottofondo.
La sigla e la chiusura le registrerai e le editerai una volta sola. Le salverai in formato mp3 in una cartella podcast di modo che, quando andrai ad editare la tua puntata avrai tutto subito a portata di mano senza fare fatica o perdere ulteriore tempo.
Step 6 Podcast come fare: editing
La parte dell’editing è la parte che, personalmente mi diverte di più e mu da maggiore soddisfazione.
Una volta fatta la registrazione correggi ed assembli la tua puntata.
- Togli le parti in cui ti sei sbagliato, i “vuoti” e i silenzi;
- Pulisci l’audio dai fruscii;
- Aggiungi sigla e chiusura;
- Inserisci, se previsto un sottofondo musicale o alcuni effetti sonori. Utilizza solo musiche libere dai diritti con licenza Creative Common. Ci sono diversi siti dai quali scaricarle: uno è questo https://incompetech.filmmusic.io/ troverai musiche divise per categorie. Un altro sito interessante per i suoni e gli effetti è http://soundbible.com/ tutti gratuiti;
- Esporta sul tuo pc la tua intera traccia;
- Caricala su Anchor o su Spreaker;
- Crea la cover che rappresenta l’episodio, dagli un titolo e scrivi una bella descrizione, corredata da link vari di contatto.
- Diffondi!
Step 7 Podcast come fare: la diffusione
Con Speraker e Anchor la diffusione sia del tuo podcast che delle singole puntate avviene in automatico. Ci penseranno loro a distribuirla, ma non basta!
Informa tutti i tuoi follower che la tua puntata è on line, come? Attraverso i tuoi canali social principali: post su Facebook, stories su Instagram, insomma fai sapere che c’è qualcosa di nuovo da ascoltare!
- Preparati una check list con tutti i passaggi per dimenticare nulla per strada. Ne ho preparata una per te! Iscriviti alla mia newsletter e la potrai scaricare gratuitamente!
- Leggi libri sull’argomento. Un libro interessante appena uscito è “Podcast marketing. Dare voce al brand per una content strategy di successo” edito dalla Hoepli
- Ascolta gli altri podcast solo così potrai capire come sono costruiti e come lavorano podcaster più esperti di te. Ma non solo, è l’unico modo per capire cosa ti piace e per prendere le ispirazioni giuste!
Alcuni suggerimenti? I post di Storielibere fm oppure “Gli ascoltabili” e ovviamente “I viaggi di Pimpi”!!!