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Georgia e Armenia Fai da te

Un viaggio fai da te alla scoperta della Georgia e dell’Armenia. Un viaggio ai confini delle Repubbliche Caucasiche.

Questa settimana ospito nel mio blog una mia carissima amica, nonché viaggiatrice fai da te espertissima. Si chiama Nicoletta e insieme a lei scopriamo come fare e come approcciarsi ad un viaggio fai da te in Georgia e in Armenia.

Georgia e Armenia fai da te

Viaggio da più di trent’anni. Ne avevo poco più di venti quando mi zavorrai le spalle con il mio primo zaino e partii, con appresso anche il pesante bagaglio dell’inesperienza, alla scoperta del magico Perù.

Da allora di viaggi ne ho fatti tanti, tantissimi. Iconici, classici, alternativi, in solitaria, con rassicuranti amici fidati, con gruppi “avventurosi”, quando ancora la formula di “Avventure Nel Mondo” prestava fede e onorava lo spirito che le aveva dato vita. 

Di rimpianti non ne ho. Ogni viaggio mi ha indotto ad uscire dalla mia comfort zone, a guardare dentro di me, visualizzando e affrontando le mie fragilità. Mi hanno aiutato a confrontarmi con i miei limiti, tentando ogni volta di spingerli un po’ più in là o di oltrepassarli. Tutti, nessuno escluso, mi hanno arricchito l’anima e mi hanno aperto la mente.

D’altronde, si sa sempre come si parte, ma mai come si torna. Come recitò Ibn Battuta “Chi vive vede, ma chi viaggia vede molto di più”. Saggezza araba. 

Non amo fare graduatorie, né tantomeno assegnare voti, ma è indubbio che alcuni abbiano lasciato un segno più profondo di altri. Fra questi il viaggio fatto nelle Repubbliche Caucasiche della Georgia e dell’Armenia. 

Cosa significa fare un viaggio fai da te in Georgia e in Armenia?

No, non è un viaggio per tutti. 

È per quelli che, come me, amano volgere e posare il loro malinconico e nostalgico sguardo sul passato, nutrirsi, abbeverarsi e trarre insegnamento dalla storia.

Quella più recente è testimoniata costantemente dagli squallidi ed inquietanti scheletri della dominazione comunista sovietica, mentre quella più remota è espressa attraverso la bellezza “atemporale” dei monasteri cattolici armeni e da quelli ortodossi georgiani.

È doveroso rimarcare che entrambi i paesi sono stati tra i primi a convertirsi e ad abbracciare ufficialmente la fede Cristiana e a favorirne la diffusione. 

Georgia e Armenia fai da te: i monasteri

La prima parola chiave del viaggio è proprio MONASTERI. 

Tanti, tantissimi, disseminati ai quattro punti cardinali della regione. Che siano abbarbicati su un impervio sperone roccioso, protetti da una fitta e rigogliosa vegetazione, serenamente affacciati su un lago, ingegnosamente scolpiti nella roccia o mimetizzati nell’arido e polveroso paesaggio semidesertico al confine con l’Azerbaijan, tutti, nessuno escluso, conservano una suggestiva atmosfera.

Ricchi di pathos, sfuggono ribelli all’implacabile trascorrere del tempo e inducono al raccoglimento, alla riflessione, trasmettendo una pace e una serenità d’animo che solo i luoghi di culto, indipendentemente dalla fede professata, sanno ancora trasmettere. 

Elencarli in una lunga e sterile lista potrebbe solo generare noia e smorzare l’interesse e gli entusiasmi. D’altronde in commercio si possono trovare alcune guide valide ed esaustive in grado di fornire tutte le informazioni necessarie. Ciò non toglie che, per alcuni, la menzione sia doverosa:

  • Khor Virap si staglia fiero e maestoso sullo sfondo del sacro monte Ararat, dando vita a una delle immagini “cartolina” più fotografate del paesaggio armeno,
  • Geghard, splendido esempio di fondazione monastica medioevale, magistralmente scolpito nella roccia
  • Novarank situato al centro di un isolato, aspro e selvaggio territorio montano, circondato da rocce fiammeggianti dall’incredibile colore rosa-rosso
  • Akhtala, unico nel suo genere, l’esempio più mirabile fra i monasteri affrescati armeni, solitamente più spogli e disadorni di quelli georgiani. Tra questi ultimi, due menzioni speciali vanno: al monastero di David Gareja che da solo è valso l’intero viaggio e alla città di Vardzia. Interamente scolpita nella roccia in senso latitudinale, Vardzia sembra incastonata come un diamante grezzo. 

Georgia e Armenia fai da te: viaggio on the road

Un viaggio “on the road” in Georgia e in Armenia non è facilissimo.

E’ una zona dove i trasferimenti in auto sono difficili da organizzare e dove il noleggio di un mezzo proprio è caldamente sconsigliato dato che la condizione in cui versa la rete stradale dell’area è messa a dura prova, e spesso compromessa, sia dai rigidi inverni, che dalla mancanza di manutenzione (e di fondi per farla).

La segnaletica è scarsa ed insufficiente, laddove completamente assente, e definire lo stile di guida della popolazione locale allegro, spigliato e disinvolto è puro eufemismo.

I semafori sono percepiti come luminarie ornamentali e i pedoni come birilli da buttare giù. 

AGGIORNAMENTO 2023: mi comunicano che le strade sono migliorate e sono più facilmente percorribili!

Quindi come fare? Una soluzione c’è.

E qui entra in gioco la seconda parola chiave del viaggio: MARSHRUTKHA. 

La scelta di spostarsi servendosi di questi minivan in grado di ospitare fino a venti passeggeri a seconda della lunghezza della tratta da percorrere, si è rivelata da subito vincente. In qualunque posto vi troviate, anche quello più isolato e sperduto, ne passa sempre uno pronto a trarvi in salvoBasta sollevare il braccio, fischiare o dimenarsi per attrarre l’attenzione dell’autista e il gioco è fatto.

Il dilemma sta nel capire se la destinazione è quella giusta per voi, dato che i cartelli che la indicano esposti sul parabrezza spesso sono scritti solo in caratteri georgiani e armeni: una danza isterica di M, N, G e U capovolte. Diciamo che l’uso dell’inglese, e la sua comprensione, non sono molto diffusi, ma se parlate un po’ di russo andrete, letteralmente, con un filo di gas.

Un’altra opzione comoda e non particolarmente dispendiosa, qualora la destinazione scelta non sia servita dal servizio marshrutkha, è il noleggio di un taxi, regolare o abusivo che sia, uno dei tanti, tantissimi che stazionano ovunque. Oh illusi, spogliatevi della presunzione di far avviare il tassametro!

La maggior parte delle volte, anche quando c’è, ha una funzione puramente ornamentale, così come la scritta taxi sul tettuccio viene fatta scomparire e riapparire con abili giochi di magia a seconda della situazione. Il prezzo va sempre contrattato prima di salire, ma una volta accordato potete rilassarvi e godervi il viaggio: arriverete a destinazione nei tempi e con la spesa pattuita.

Usare il taxi è un modo per offrire un aiuto concreto alla popolazione locale, afflitta da un’economia stagnante, sempre sul punto di decollare senza mai riuscirci. Contribuendo, per quel che si può, a contenere il tasso di disoccupazione, togliendo dall’inedia della strada gli uomini che vi stazionano per lunghe ore, chiacchierando fra loro con l’immancabile sigaretta fra le dita.

Ecco, a proposito di fumo: se come me da sempre vivete in modalità NO SMOKING, preparatevi a fare qualche concessione e a scendere a qualche compromesso. Non c’è autista che nella migliore delle ipotesi non vi chieda, dopo avervela offerta, di poter fumare una sigaretta con il finestrino aperto.

Fumo a parte, i taxisti caucasici vi stupiranno per la loro generosità. A seconda della durata del viaggio e dei relativi chilometri percorsi, mi sono vista offrire da una confezione di chewing gum con bibita gassata per un noleggio di un paio di ore, a cesti di frutta di stagione, tavolette di cioccolato e bottiglie di vino per le tratte più lunghe.

Vi meraviglieranno per la loro disponibilità e vi faranno sentire sempre al sicuro. In particolare modo in Georgia, dopo la Rivoluzione delle Rose del 2004 il governo ha avviato una massiccia campagna anticorruzione e rafforzato l’apparato di polizia, riducendo sensibilmente gli episodi di criminalità e rendendo il paese molto più sicuro. 

Georgia e Armenia fai da te: ospitalità

I caucasici sono tra i popoli più ospitali che io abbia mai incontrato.

L’ospitalità è avvolta da un manto di rituale sacralità e l’ospite è considerato un Dio. È un attimo ritrovarsi nel cortile di casa di un energico, sanguigno georgiano, sotto l’immancabile pergolato di vite, a bere il vino della casa.

Il vino viene prodotto secondo l’antichissimo metodo di vinificazione riconosciuto dall’UNESCO come salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Prevede che il mosto venga stoccato in otri di terracotta interrate fino al collo.

Tipico è anche finire con i piedi sotto la tavola imbandita di una famiglia armena. Con grande senso di appartenenza, attaccamento alle tradizioni e orgoglio nazionale, ripercorrerà con dignità le fasi salienti della storia del suo popolo, dalla difesa dell’identità cristiana, alla tragica e truce pagina del genocidio perpetrato dai Turchi. 

Georgia e Armenia fai da te: cucina

Abbandonate ogni scriteriato progetto di perdere peso per rimettervi in forma in viaggio.

In Georgia e in Armenia si mangia bene, benissimo e si beve meglio e tantissimo. Fatevene una ragione. La cucina caucasica è varia, supportata da una buona qualità delle materie prime. I sapori sono decisi, forti, intensi e le pietanze molto appetitose. 

Spogliatevi di rimembranze di nouvelle-cousine e piatti sofisticati dai sapori perfettamente equilibrati. Qui, aglio e cipolla sono utilizzati come da noi il prezzemolo e i formaggi, onnipresenti, hanno odori pungenti e forti sapori strutturati. 

Tutto sa di buono, di sano e di genuino e dopo un’intensa giornata di viaggio non ci sarà nulla che vi ripagherà e soddisferà di più che sedervi a tavola davanti all’immancabile kachapuri, famosissima tipica focaccia. Ideale è accompagnarla con un piatto di melanzane alla salsa di noci e innaffiare il tutto con un corposo bicchiere di buon vino. 

No, la Georgia e l’Armenia non è un viaggio per tutti.

La movida serale è ridotta a lumicino e praticabile solo nelle due capitali. Quella armena, Yerevan meritevole e ottima base per organizzare le escursioni ai monasteri, e quella georgiana, la fascinosa Tbilisi, una delle città più belle che io abbia mai visitato.

Tblisi è un caleidoscopico mosaico di popoli, etnie, lingue, religioni, culture e tradizioni diversissime tra loro. Una varietà socio-culturale come raramente se ne possono trovare altrove e che suggerisce l’ultima e decisiva parola chiave del viaggio: MULTICULTURALITÀ. 

In pochissimi altri posti al mondo potrete incontrare nello spazio ristretto di pochi giorni uomini così diversi tra loro per caratteristiche fisiche, tratti somatici, abiti indossati, lingue parlate, fedi professate e sentirvi così al centro e parte integrante di questo mondo meraviglioso. 

Georgia e Armenia fai da te: dove dormire

Gli alloggi sia in Georgia che in Armenia sono semplici, spesso parliamo di guest-house, la vera forza del paese. Esperienze nell’ esperienza durante le quali potrete venire ancora di più a contatto con la popolazione e le tradizioni locali.

Potete prenotare le vostre sistemazioni tramite Booking o Airbnb.

Per chi non vuole rinunciare a sistemazioni più “stellate”, purtroppo rimarrà deluso. Può esserci timidamente qualcosa nelle grandi città, ma credo che, se optate per un viaggio di questo tipo la vostra soglia di adattamento sia abbastanza alta.

Cercate la vostra sistemazione il giorno prima per il giorno dopo per evitare sorprese. Considerate che sono presenti turismo e pellegrinaggio locale, quindi meglio essere previdenti e assicurarsi un posto per la notte.

Georgia e Armenia fai da te: itinerario

L’itinerario del viaggio è di 17 giorni totali nel mese di Agosto.

L’itinerario è stato così suddiviso.

GIORNOITINERARIO
YEREVAN
Piazza della Repubblica, Museo di storia armena, Tzitzernakaberd Memoriale del Genocidio, Museo del Genocidio, Cascade, Matenadoravan, Teatro dell’Opera  Mirzoyan Library (eventi serali) 
Sveglia all’alba. Escursioni in Taxi.
Yerevan – Khor Virap (km 40 ca) , Khor Virap – Novarank (km 80 ca), Novarank – Caravanserraglio Orbellian (km 50 ca), Caravanserraglio Orbellian – Yerevan (via Novarank km 150 ca) 
Yerevan – Garni (km 30 ca) visita al Tempio, Trekking alla parete di basalto, Garni – Geghard (km 12 ca), Geghard – Yerevan (km 40 ca)
Yerevan – Echmiadzin (km 8) Visita + Funzione religiosa, Chiesa di Hripsime, Zvarnots (km 3 da Echmiadzin) , Zvarnots – Yerevan
Sveglia all’albaYerevan – Diljian (km 97 ca) Le marshrutska partono dalla stazione Nord. Diljian – Hagharsin Monastery (km 13 ca), Hagharsin – Goshavank Monastery (km 20 ca), Goshavank – Lago Parz Trekking, Lago Parz – Sevanavank Monastery (lago Sevan) (km 35 ca), Sevanavank – Noraduz Cemetery (km 42 ca ), Noraduz – Yerevan (km 95 ca ) 
Yerevan – Ashtarak (km 20 – 1/2h) I minibus partono vicino al mercato coperto. Ashtarak – Hovhannavank (km 8 – 10 minuti), Hovhannavank – Saghmosavank (km 8 – 10 minuti), Saghmosavank – Fortezza di Amberd (km 26 – 40 minuti), Fortezza di Amberd – Artashavan Monumento Alfabeto armeno (km 25 ca), Artashavan – Yerevan (km 35 ca) 
Yerevan – Tatev Monastery (km 250 ca),
Tatev Monastery – Yerevan (km 250 ) 
Yerevan – Regione di Lori – Alaverdi. (Le marshrutska partono vicino al bazar, sul lato opposto della cattedrale), Yerevan – Alaverdi (km 162 ca), Alaverdi – Odzun (km 15 ca), Odzun – Alaverdi – Sanahin (si può utilizzare una funivia per accedervi) – Haghpat (km 19 ca) , Haghpat – Akhtala (km 14 ca), Akhtala – Alaverdi
Alaverdi – Tbilisi via terra con taxi noleggiato (km 120 km ca) 
10°Tbilisi – Jvari Monastery (km 25 ca)  Jvary – Msthketa (km 8)
11°TBILISI
Fortezza Narikala ,Chiesa Superiore e Inferiore di Betlemi, Abanotubani quartiere dei bagni, K’ldis Ubani quartiere di roccia, via Baratashvili
via Shvateli – Teatro delle Marionette e Torre di Rezo Gabriadze, Viale Rustaveli – Museo Nazionale della Georgia
12°Tbilisi – David Gareja Monastery (km 100 ca). Marshrutkha fino a Sagarejo, taxi fino al monastero, David Gareja – Udabno – Ninotsminda Monastery – Tbilisi. 
13°Tbilisi – Ananuri – Gudauri – Stepantsminda Gergeti Trinity Church (155 km ca), Stepantsminda – Gori (km 200 ca) 
14°Gori – Uplistsikhe (km 10)
Uplistsikhe – Gori – Kutaisi (km 165 ca) 
15°Kutaisi – Gelati Monastery (10 km), Gelati – Motsameta Monastery trekking 6 km ca, Motsameta – Kutaisi (km 7 km), Kutaisi – Okatse Canyon (50 km) – Prometeus Cave (47 km) Kutaisi (km 20)
16°Kutaisi – Akhaltsikhe (180 km ca) Cambio marshtutka , Akhaltsikhe – Vardzia (km 65 ca) 
17°Vardzia, Vardzia – Akhalkalaki (km 40 ca) 
          Cambio marshrutkha 
Akhalkalaki – Ninotsminda – frontiera in taxi (km 50 ca), Frontiera – Gyumri in taxi (km 60 ca), Gyumri – Yerevan in marshrutkha
(km 120 km ca) 
Itinerario viaggio Georgia Armenia

Georgia e Armenia fai da te: consigli di lettura

Ecco una piccola selezione di romanzi e saggi utili per prepararsi al viaggio:

NON PARTIRE SENZA! Non dimenticatevi di mettere in valigia due oggetti che potrebbero rivelarsi preziosi. Quali? I tappi per le orecchie non per facilitare il sonno, ma per fronteggiare la musica assordante dei taxi, la seconda qualche tavoletta di anti-acido come la Citrosodina Caps. La cucina, come vi dicevo è buonissima e gustosissima, ma potrebbe essere a tratti un po’ pesante! Ecco dunque che la Citrosodina o un Malox faciliteranno la digestione laddove fosse necessario aiutarvi a dormire sonni più “leggeri”!

Non dimenticate l’assicurazione di viaggio! E’ essenziale essere protetti per qualsiasi cosa succeda:

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