EUROPA,  INGHILTERRA

Come visitare le Cotswolds senza macchina da Bath

Visitare le Cotswolds senza macchina da Bath? È possibile con un tour privato: il modo migliore per scoprire la campagna inglese più iconica.

Quando sono arrivata nelle Cotswolds, dopo anni che aspettavo questo momento, mi sono detta che non può esistere per davvero un posto così.

Lo penso, mentre sono nel mezzo della campagna inglese, quella che nel nostro immaginario (e non solo) presta versi a poeti, scrittori e a sceneggiature.

Le Cotswolds sembrano costruite per un parco a tema, non per la vita quotidiana. Villaggi perfetti, qualcuno più piccolo, qualcuno più grande, un luogo che sembra uscito dai tratti di pastelli a cera su un foglio di carta da disegno ruvido. Il perfetto idillio inglese.

Il film “L’amore non va in vacanza” ci ha insegnato a delineare meglio il tono di questi villaggi e nulla è stato sbagliato. Una poesia tra strade, colline, cottage color miele, muretti in pietra, chiese medioevali, piccoli B&B decisamente troppo costosi e negozi di antiquariato.

Le Cotswolds prendono il nome da “Cotes” = recinti delle pecore e “Wolds” = ampie colline, ovvero un luogo in cui le pecore hanno avuto un ruolo strategico per lo sviluppo di questo territorio. Un passato che diede grande guadagno, grazie anche alla lana pregiata prodotta, almeno fino all’arrivo dell’industria meccanizzata.

Le Cotswolds sono dichiarate anche AONB, ovvero area di eccezionale bellezza naturale e si estendono attraverso cinque contee (Gloucestershire, Oxfordshire, Warwickshire, Wiltshire e Worcestershire). Se avete tempo a disposizione, una buona idea è quella di creare un itinerario pernottando nei vari villaggi.

Il modo migliore in assoluto per visitare le Cotswolds è avere una macchina a noleggio, ma se, come me, viaggiate sole e non vi sentite proprio “confident” con la guida in contromano, esiste un altro modo.

Se partite da Bath, vi troverete già alle porte delle Cotswolds, diventando il punto di partenza ideale per un tour organizzato di un giorno che ho prenotato con Viator.

Potrete arrivare in alcuni dei villaggi più iconici con soste abbastanza equilibrate e una guida che vi accompagnerà alla scoperta della storia di questi luoghi raccontandovi aneddoti tra un trasferimento e l’altro.

A seconda del periodo, l’itinerario potrebbe essere organizzato con un ordine leggermente diverso, da quello che sto per spiegarvi. Sottolineo che in nessun villaggio è richiesto il pagamento di un fee d’ingresso.

Cotswolds senza macchina: Castle Combe

Castle Combe è il villaggio che tutti hanno in mente quando si pensa alle Cotswolds: silenzioso, immerso in un bosco, con case in pietra e fiori ovunque. Ha uno dei ponti più fotografati del mondo ed è di un’eleganza disarmante, quasi surreale.

Con 350 abitanti circa, è il mio preferito in assoluto. Sarà che ci sono arrivata la mattina presto (verso le 9) e la totale assenza di persone ha reso l’atmosfera perfetta per godermi la calma sospesa, come se il tempo avesse deciso di fermarsi per proteggerne la bellezza.

Mi sono seduta su una panchina e per qualche minuto ho ascoltato i rumori intorno a me: il cinguettio degli uccellini, il ruscello e qualche sporadica auto. Ho scattato decine di foto e mi sono allungata fino alla piccola chiesa di St. Andrew.

Cotswolds senza macchina: Bibury

Bibury è deliziosa, pensate che qui vivono circa 650 persone e venne descritto come uno dei villaggi più belli d’Inghilterra. Anche questo è piccolo e raccolto. Un luogo in cui ogni dettaglio dettato dalla natura sembra posizionato al posto giusto: i fiori colorati, il ruscello che scorre lento, le papere che si rincorrono, le mucche al pascolo fino ad arrivare ad Arlington Row, una fila di cottage che sembra uscita da un film.

E’ possibile fare una breve camminata ad anello che comincia e finisce al food corner e allo shop in cui acquistare pesce fresco proveniente dagli allevamenti vicini e il biglietto d’ingresso ai giardini dietro alla struttura.

Vi consiglio di non arrivare troppo tardi, è uno dei villaggi più affollati, soprattutto dai giapponesi.

Tra Bibury e la prossima tappa fermatevi all’Abbazia di Malmesbury costruita con l’iconica pietra inglese, e il cimitero di fronte. E’ famosa perché al suo interno riposa Athelstan, il primo re d’Inghilterra. Date uno sguardo anche alla hall dell’Old Bell Hotel, una piccola chicca!

Cotswolds senza macchina: Stow on the Wold

Rispetto ai precedenti Stow on the Wold è un villaggio leggermente più grande con un’anima antica e vivace allo stesso tempo.  La sua ampia piazza del mercato racconta una storia di tempi passati, quando ospitava uno dei commerci annuali di pecore più importanti del paese. Ma a parte questo, Stow on the Wold, vanta anche una posizione strategica come città più alta delle Cotswolds e una connessione con Tolkien. Esatto, proprio lui, lo scrittore!

Visitare la chiesa di St. Edward è diventata uno dei motivi più gettonati per arrivare a Stow on the Wold (e a volte anche  nelle stesse Cotswolds). La chiesa fu costruita in epoca medievale e da allora si erge maestosa. Prende il nome dal patrono, ma tuttavia, è l’ingresso laterale ad attirare maggiormente l’attenzione!

Il grande portone di legno dell’ala nord è fiancheggiato da antichi tassi su entrambi i lati che sembrano crescere direttamente dalla pietra. Obiettivamente è una meraviglia e si ritiene che questa fu l’ispirazione originale per le “Porte di Durin” nel “Signore degli Anelli”.

Idea plausibile anche per il fatto che Tolkien, studioso di Oxford, era un assiduo frequentatore delle Cotswolds, unito al fatto che il portone sembra davvero un portale per entrare in un’altra dimensione  o in mondi fantastici.

Dopo un giro tra i i tanti negozi d’antiquariato e un panino goloso con Chutney alla cipolla caramellata siamo ripartiti verso la prossima tappa.

Cotswolds senza macchina: Bourton on the Water

Viene chiamata la Venezia delle Cotswolds non a caso: i piccoli ponti in pietra che attraversano il fiume Windrush, possono ricordare la città. Lo sappiamo, all’estero basta un piccolo corso d’acqua e un ponte per usare Venezia come paragone, ma in realtà a me ha ricordato tutto tranne la nostra iconica città.

Un’atmosfera romantica, ma troppo affollata, forse complice anche l’orario in cui io sono arrivata, ovvero verso le 16 del pomeriggio. C’erano bambini che giocavano con i piedi nell’acqua, anziani seduti sulle panchine e gruppi molesti di turisti.

Ho preso un gelato e mi sono detta che forse la soluzione migliore sarebbe stata pernottare per godersi l’alba e il tramonto senza folla. Considerate quest’idea se avete la macchina a noleggio.

Cotswolds senza macchina: Tetbury

Ultima tappa del tour! Emblema del patrimonio delle Cotswolds, Tetbury durante il Medioevo era un centro di lavorazione della lana e dei filati. Oggi, sono ancora visibili le case dei tessitori e nei negozi di ricamo.

Oltre alla sua storia millenaria, Tetbury è anche un vero e proprio tesoro per gli amanti dell’antiquariato, così come la moltitudine di caffè e panetterie artigianali della città contribuisce a creare un’atmosfera vivace.

Secondo me la parte più affascinante della città sono i Chipping Steps che si trovano nell’angolo più a nord-est: una serie di scalinate acciottolate unite da un adorabile gruppo di cottage e una vista top. Le foto sono bellissime sia dall’altro che dal basso.

Cotswolds senza macchina: consigli pratici

Ecco qualche consiglio smart per organizzare al meglio la vostra giornata (o più) tra le Cotswolds.

  • Il NOLEGGIO DELL’AUTO è in assoluto il modo migliore per scoprire le Cotswolds
  • Se siete autonomi o autonome, vi consiglio di partire presto, alcuni villaggi verso mezzogiorno e nel pomeriggio potrebbero essere decisamente affollati
  • Se potete dormite in zona una notte. Non solo per la bellezza dei posti e dei B&B (costosi), ma anche perché quando tutti se ne saranno andati voi potrete godervi il silenzio e la tranquillità
  • Indossate scarpe comode: ideali per ciottoli e sentieri erbosi
  • Portate uno zainetto leggero con acqua, una giacca antivento (non si sa mai) e un quaderno per i pensieri gentili
  • Se potete, viaggia in bassa stagione o nei giorni infrasettimanali: avrete i villaggi (quasi) tutti per voi
  • Chiedete alla guida curiosità locali: le Cotswolds sono ricche di aneddoti

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