Siamo ad Oriolo dei Fichi a pochi km da Faenza. Il Trat-Tour è il miglior modo per celebrare la vendemmia e l’autunno con il profumo del mosto.
Sono cresciuta in campagna. Proprio in quella faentina.
I miei nonni erano contadini e la vita all’aria aperta, la terra, gli animali e la stagionalità fanno parte a tutti gli effetti del mio DNA.
C’erano due momenti dell’anno che amavo particolarmente: la raccolta del grano e quella dell’uva, perché in entrambi i casi, sebbene si trattasse di lavoro, era una vera festa.
La vendemmia era (ed è) un momento magico: la raccolta dei grappoli d’uva bianca o nera ha un forte significato rituale appartenente alla cultura contadina.
Trasformazione e attesa.
Cosa troverai in questo blog post
Trat-Tour ad Oriolo dei Fichi: la Vendemmia in Romagna significato e tradizione
La prima cosa che si faceva era svegliarsi quando il cielo ancora era scusa. Si preparavano guanti e cesoie. Il fazzoletto in testa era d’obbligo: “non si sa mi che ci sia troppo sole o che venga a piovere”.
Gli orari erano scanditi dal pranzo e dai cestoni pieni. Non troppo presto, ma nemmeno troppo tardi. Il tempo preciso e veloce.
La vendemmia è molto più di una semplice raccolta, è un momento di celebrazione e di condivisione tra la terra, il lavoro delle persone e la produzione di uno dei tesori vecchi e nuovi: il vino.
Ecco allora che si chiamava a rapporto non solo l’intera famiglia, ma anche nipoti e amici, che si riunivano per aiutarsi reciprocamente prestando braccia, mani e piedi, rubando qua e là qualche chicco d’uva.
I viticoltori romagnoli seguono metodi di coltivazione e vinificazione tradizionali, preservando la qualità e l’autenticità dei loro prodotti.
La vendemmia, oggi come allora, rappresenta il momento più intimo e tradizionale di ogni cantina.
Trat-Tour ad Oriolo dei Fichi: Torre di Oriolo e Trat-Tour
Se è vero che in Romagna qualsiasi scusa è buona per mangiare e fare festa, Oriolo dei Fichi non è da meno.
Nasce da quasi 20 anni il Trat-Tour uno degli eventi più attesi dell’autunno romagnolo organizzato e gestito dall’ Associazione “Torre di Oriolo”: un gruppo di produttori agricoli, ristoratori, artigiani, e commercianti delle colline circostanti tra Faenza e Forlì.
Ciò che unisce gli intenti è il desiderio condiviso di valorizzare il patrimonio storico, naturalistico e culturale, partendo dall’iconica torre medioevale, sede dell’Associazione, simbolo del territorio.
La torre a pianta esagonale che risale al 1474-1476, oltre ad essere un’eredità storica di valore, ha una terrazza panoramica visitabile a cui si accede con una scala a chiocciola e dalla quale, vedere il paesaggio a 360 gradi, risulta semplicemente pazzesco soprattutto con il cielo sereno.
In questa cornice il vino diventa grande protagonista: il Trat-Tour è il mezzo per celebrare questo periodo dell’anno in modo speciale!
Un tributo alla vendemmia, alle tradizioni, a vigneti autoctoni e preziosi, ma anche alle generazioni di vinificatori che con passione e tecnica creano dei capolavori di eccellenza per le nostre tavole!
Trat-Tour ad Oriolo dei Fichi: come funziona
Il Trat-Tour di solito viene programmato nei weekend centrali di settembre, ma ha anche un’edizione primaverile che per colori e profumi risulta affascinante, ma in maniera differente.
Si parte dalla Torre di Oriolo dove potrete parcheggiare comodamente la macchina per poi fare il biglietto, indossare il braccialetto e salire sul Trattore o su un trenino (accessibile anche ai bambini). Se non avete voglia né di uno, né dell’altro o semplicemente volete camminare o andare in bicicletta, potrete fare il percorso anche così!
Calice al collo si parte per le colline faentine!
Dotati di mappa sceglierete quale percorso fare per andare a caccia di cantine e degustazioni. Potete farli entrambi.
Un percorso tra vigneti, paesaggi collinari, ulivi e paesaggi che cominciano a scaldarsi dei colori autunnali per scoprire la ruralità, vini locali diventati DOC e i produttori. Non vi farò la lista dei vini e delle loro caratteristiche (non ne ho le competenze), ma vi elencherò qualche peculiarità per ogni cantina.
Trat-Tour ad Oriolo dei Fichi: le cantine
Le cantine coinvolte nel progetto sono in totale 8. Una full immersion nella passione, nell’estro, nella competenza e di come la rotazione generazionale abbia tramandato tradizioni importanti di pari passo ai cambiamenti dettati dalla modernità.
Cantina Calonga: 20 ettari che producono vini del territorio come il Pagadebit o il sangiovese vinificato in bianco.
Cantina Zoli Paolo: nata nel 1934, famosa per il Rebo un vitigno del quale vengono prodotte circa 1500 bottiglie l’anno.
Poderi del Nazareno: con il suo edificio giallo sgargiante. Vini bianchi, rossi e rosati da vitigni tradizionali, quali Sangiovese e Albana, ma anche Centesimino, Longanesi (Burson) e Famoso.
Leone Conti: 43 ettari interamente gestiti in biologico di cui 23 a vigneti e 7 ad ulivi. Qui troverete musica tutto il giorno, un murales bellissimo e un prato dove rilassarsi e perché no, fare una bella sessione di yoga!
Cantina Spinetta: coltiva antichi vigneti come il Centesimino e il Burson. Ha una cantina con botti in legno bellissima!!
Cantina Ancarani Vini: cantina super instagrammabile con una piacevolissima veranda. La vinificazione avviene sia in acciaio che in cemento. Degno di nota “L’indigeno” un vino rifermentato.
Cantina San Biagio Vecchio: situata accanto ad un ristorante e ad un panorama pazzesco dal quale vedere la Torre di Oriolo. La cantina nasce nel 2004 e ha una vera e propria storia da raccontare. Chiedetela ad Andrea e a Lucia. Produzione principale di Albana, Sangiovese e Centesimino, ma anche di grano antico “Gentil Rosso. E’ possibile acquistare anche le farine.
La Sabbiona: un agriturismo in cui degustare ottimo vino (il mio preferito il centesimino passito rosso “Laura”), ma anche rilassarsi tra vigne, piscina e un patio ventilato dove pranzare. Mauro è un vinificatore esperto pieno di conoscenza e passione per il suo lavoro che saprà raccontarvi il vino con parole comprensibili anche ai non addetti ai lavori.
In ognuna troverete simpatici cagnolini più o meno grandi e verrete accolti con lo spirito e allegria che contraddistinguono il nostro essere romagnoli.
Trat-Tour ad Oriolo dei Fichi: il cibo
Se tutto questo vino vi sta facendo girare la testa, è ora di mangiare!
Non solo potrete mangiare allo stand della Torre (non sono accettate prenotazioni), ma anche in 4 agriturismi nei quali è possibile pranzare o cenare: La Sabbiona, Rio del Sol , Cà Vincenzona e Cà de Gatti. In questo caso occorre prenotare!
Naturalmente anche in questa occasione prodotti del territorio e il vino NON mancano!
Trat-Tour ad Oriolo dei Fichi: info pratiche
- Il Trat-Tour NON si prenota
- Il costo del treno e del trattore è di 4 €
- Il costo delle degustazioni: 1 calice 4€, 3 calici 6€
- Tutte le info dettagliate le potete trovare sui social ufficiali e sul sito
- La torre è visitabile ed è agibile alla salita. E’ possibile vedere al suo interno mostre di artisti locali a rotazione
Pronto a scoprire la Romagna in modo insolito? Salta sul trattore!!