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Casola Valsenio: trekking sui misteri e leggende di Romagna

Sentieri per trekking alternativi alla scoperta dei misteri e del folklore romagnolo? A Casola Valsenio, il Ceruno-Settefonti-Rivalta è uno di questi!

Sentieri di trekking alternativi sui passi dei misteri e del folklore non sono difficili da trovare in terra di Romagna. Uno tra questi è il Ceruno-Settefonti-Rivalta partendo da Casola Valsenio, un piccolo paese appena sopra Riolo Terme famoso per le erbe officinali.

Il sentiero in questione è quello che vi porta al crocicchio di Settefonti, conosciuto anche come crocicchio delle streghe e tra poco vedremo perché. Il percorso è un’ottima alternativa per passare una domenica all’aria aperta dopo questo lungo periodo di chiusura.

È lungo circa 13 km per una durata di 3 ore e 20 minuti. È segnato come sentiero numero 5 di colore bianco e blu.

Una volta arrivati a Casola Valsenio, potete parcheggiare vicino al centro della città e prendere la discesa che vi porterà sul ponte sopra il fiume Senio che qui è ancora un torrente limpido ed invitante. Prendete Via Meleto e proseguite per questo sentiero dolce fino alla Torre di Ceruno che, purtroppo, essendo proprietà privata non è possibile visitare o almeno a noi non hanno fatto entrare.

Sulla vostra destra ci saranno i pendii del monte Castellaro e il monte Faggeto.

Vedrete pecore, fagiani e lepri, ma non solo: questo è il periodo delle fioriture, quindi non conterete i fiori lungo il vostro cammino: ginestre, papaveri, margherite e tanti altri, una parentesi bucolica prima di arrivare all’ highlights del percorso: il misterioso crocicchio.

Questo incrocio, legato alla cultura folkloristica delle leggende interseca ben sette tra strade e sentieri. Se, già di per sé il sette è un numero magico di suo, a questo si aggiunge che nel passato i crocicchi di questo tipo erano considerati luoghi demoniaci perché vi venivano sepolti i suicidi e le streghe. Per questa ragione, spesso, in luoghi come questi a protezione contro le energie negative, troverete “edicole”: madonnine e  icone sacre che dalla solidità della pietra benedicono un luogo di per sé oscuro.

Dell’allure esoterico e soprannaturale, una volta arrivati qui, non troverete proprio nulla, ma si dice che spesso vengano recuperati rimasugli di piccoli falò, nastrini e altre cose a seguito di rituali magici fatti proprio qui. Del resto 7 strade che si incrociano danno una potenza maggiore a queste pratiche che sembrano proprio uscire dalla serie tv “Streghe”, ma che appartengono fortemente alla cultura popolare tradizionale.

Fatta la foto di rito sarete pronti per proseguire lungo la strada che rimane sulla vostra sinistra. L’ultima parte del sentiero seguirà i crostoni dei calanchi e nella camminata finale il parco fluviale del fiume Senio immersi in un verde strepitoso.

L’ultima fatica che farete saranno 3 ripide rampe di scale che vi porteranno al punto di partenza.

Portate con voi il pranzo al sacco e acqua. Fermatevi a mangiare in mezzo agli ulivi, ma senza lasciare rifiuti!

È un percorso fattibile, non troppo faticoso e nemmeno troppo battuto, infatti non abbiamo incontrato anima viva!

Per organizzare al meglio camminate di questo tipo potrebbe essere interessante utilizzare l’applicazione KOMOOT utile per chi si diletta o per chi è solito fare attività di escursionismo a piedi, ma anche in bicicletta. Nella versione free avrete delle limitazioni, ma se siete dei principianti potrebbe bastare. Molto interessante il fatto che puoi condividere i percorsi con i tuoi follower e farti ispirare dai loro.

Un’altra app che potrebbe aiutarvi soprattutto se siete appassionati di foto è SUN SURVEYOR per avere sempre la situazione luce, alba e tramonto sotto controllo!

Pronti a partire?

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