Cultura, natura e tradizioni in Romagna lontano dalle spiagge: ecco cosa vedere a San Leo (perfetto anche in una giornata di mezza stagione)
Lo so! Vi vedo! Siete del team che quando sentite “Romagna” pensate automaticamente ad ombrelloni, piadine e nottate in discoteca. Eppure, non è proprio così e, ormai chi mi segue lo sa, con i miei articoli cerco di darvi gli spunti giusti per scoprire “un’altra Romagna”.

Con questo blog post ci immergiamo dunque, nelle atmosfere medioevali e rinascimentali.
A circa mezz’ora di macchina dalle spiagge più famose di Rimini, c’è un posto che sembra uscito da un libro di storia e che, di fatto, vi farà dimenticare completamente l’esistenza del mare.
A volte, basta voltarsi dalla parte opposta e cambiare sguardo per scoprire e stupirsi.

San Leo è come un’isola sospesa. Una rupe che quasi come la punta di una nave controlla fiera il territorio. San Leo è una destinazione che non ti aspetti: un borgo arroccato nel cuore del Montefeltro, dove trovare storie e attività per ogni gusto ed interesse.

Ma la vera sorpresa?
Qui puoi fare colazione contemplando una massiccia fortezza, camminare su strade acciottolate, pedalare su strade bianche panoramiche e finire la giornata con un light trekking con quella soddisfazione che solo una passeggiata in mezzo ai boschi sa darti.

San Leo non è solo cultura, ma è anche il punto di partenza perfetto per chi vuole scoprire la Romagna da un altro punto di vista!
Cosa troverai in questo blog post
San Leo cosa vedere: il centro storico
Camminare per San Leo è come fare un viaggio nel tempo. Arrivando a piedi dal parcheggio in basso supererete la porta di accesso al borgo. Proseguendo dritto, la strada lastricata vi porterà al centro storico che sembra quasi troppo perfetto per essere vero.

Ho scelto un tavolino vista Rocca e con l’aria ancora piacevole di una mattina di agosto mi sono presa una mezz’oretta per bere un cappuccino e mangiare una torta fatta in casa.

Il palazzo Mediceo, oggi sede dell’ufficio turistico IAT, non solo custodisce una collezione di arte sacra, ma dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.00 e nel weekend dalle 10.00 alle 12.30, vi sarà di aiuto per trovare consigli, mappe, libri e gadget sulla città.
Finita la colazione, prima di salire sulla Rocca, passo proprio di qui per recuperare due dritte utili alla mia giornata che non si limiterà solo al borgo storico.

Uscita dal Palazzo Mediceo andando verso destra, si trova la chiesa più antica del Montefeltro (IX secolo), la Pieve di Santa Maria Assunta, la Cattedrale del 1173 e affacciata a picco sulla valle la Torre Civica parte iconica del profilo della città. Fate tutto il giro e se le porte sono aperte, godetevi gli interni, meravigliosi nella loro austera semplicità in pietra.

Tra una sosta e l’altra, il centro storico si esplora comodamente a piedi, ma vi consiglio di prendervi il tempo per curiosare tra le botteghe di antiquariato, di artigianato, fermarvi a pranzare in uno dei ristoranti oppure fare uno spuntino veloce con il “Pane di San Leo”.

San Leo cosa vedere: la Fortezza
Se c’è una cosa che non potete perdere a San Leo, quella è la Fortezza. Non solo perché è un capolavoro di architettura militare rinascimentale progettato da Francesco di Giorgio Martini, ma soprattutto perché qui è ambientata una delle storie più affascinanti della storia italiana.

La salita alla fortezza è già un’esperienza. Potete farla seguendo la strada oppure imboccando un sentiero più ripido che dà il primo assaggio utile a capire perché questo posto fosse considerato inespugnabile. Una volta arrivati in cima, la vista sulla Valmarecchia è mozzafiato in ogni angolatura. Se la giornata lo permette non solo vedrete il mare, ma tutti i borghi vicini e lontani!

Dentro le mura di questo luogo così imponente, si nasconde la prigione di Cagliostro. Alchimista, massone, guaritore, forse truffatore, imprigionato a vita e morto proprio qui.
Giuseppe Balsamo, questo era il vero nome del famoso alchimista e avventuriero, finì i suoi giorni rinchiuso in uno spazio minuscolo ricavato nella roccia viva. La storia di Cagliostro sembra un libro d’avventura.

Guru dell’occultismo, truffatore geniale, fu un personaggio che affascinò le corti europee prima di finire nelle grinfie dell’Inquisizione. La sua cella, che potete visitare, è un posto che mette i brividi. Se è presente una porta, allora l’unica piccola fonte di luce era un piccolo pertugio in alto che ancora oggi potete vedere.

Il Museo della Fortezza ricostruisce inoltre la storia medievale e rinascimentale attraverso documenti originali, oggetti, “attrezzi” di tortura e ricostruzioni scenografiche che vi faranno immergere completamente nelle cupe atmosfere del medioevo e in quelle più “leggere” del Rinascimento.
È qui che scende il campo il gattino nero, di cui vi parlavo prima: MUSLEO.

Con questo gioco di parole viene indicata una parte interattiva del Museo che, grazie ad un narratore speciale, racconta non solo la fortezza, ma anche il suo territorio partendo dalle origini.

La visita può durare circa un’ora e mezza, ma se siete appassionati di storia potreste facilmente trascorrerci mezza giornata. È scontato dire che da quassù il tramonto è uno spettacolo indimenticabile.
Non è necessario prenotare, troverete all’ingresso una biglietteria automatica.
San Leo cosa vedere: Sant’Igne e il Cammino di San Francesco
San Leo non si limita al centro storico, anzi riuscirò a mettere d’accordo camminatori e anche ciclisti!
A pochi chilometri da San Leo, nascosta tra i boschi del Montefeltro, si trova Sant’Igne, un eremo che sembra uscito da un luogo incantato. Il posto è collegato alla figura di San Francesco d’Assisi, che qui si fermò durante uno dei suoi viaggi. Il trekking dei 4 santi ripercorre le sue tracce e fa parte del Cammino di San Francesco che attraversa l’Italia centrale.

Per arrivare a Sant’Igne ci sono due modi: il primo è in auto, ma ve lo sconsiglio perché vi perdereste tutto il bello, il secondo è a piedi con un trekking semplice e alla portata di tutti.
Parcheggiata l’auto nel parcheggio che vi ho indicato sopra, incamminatevi verso il cimitero sulla vostra sinistra. Costeggiando le mura di pietra comincerà un sentiero che in maniera molto tranquilla, arriverà sopra il Monte San Severino dal quale vedere una vista pazzesca su tutta la vallata e avere un punto di vista diverso di San Leo nel suo splendore.

Da qui potrete tornare indietro oppure (ve lo consiglio) prendere il sentiero per Sant’Igne. Trovo la porta aperta ed entro nella chiesetta di pietra fino al chiostro pieno di verde e di fiori. Qui, racconta la tradizione, San Francesco passò la notte durante il suo pellegrinaggio verso San Leo.

Un luogo magico, raccolto e silenzioso. Spesso trovate la porta aperta e potete entrare nella chiesetta di pietra fino al chiostro verdeggiante. La tradizione racconta che proprio qui, San Francesco, passò la notte durante il suo pellegrinaggio verso San Leo, un dettaglio che rende ancora più suggestiva la visita.

Per chi viaggia in bicicletta, la zona offre percorsi sterrati perfetti per mountain bike e Gravel, con diverse difficoltà. Il giro ad anello che parte da San Leo, tocca Sant’Igne e ritorna al punto di partenza attraversando Pietracuta (lunghezza di circa 25 chilometri).

La cosa bella? Che potrete improvvisare! I sentieri sono ben segnalati, le distanze sono gestibili e il territorio è vario da accontentare sia chi cerca una passeggiata “contemplativa” sia chi vuole sudare un po’ di più in tutta sicurezza.
San Leo cosa vedere: la bottega di Isidora
Dopo una giornata tra fortezze e sentieri, c’è un posto a San Leo dove dovete assolutamente fermarvi: la bottega storica di Isidora. Non è un negozio, ma una bottega alla vecchia maniera a tutti gli effetti. Un posto che resiste al tempo e alle mode da 65 anni.

Isidora ha 90 anni ed è pronta ad accogliervi per recuperare ciò che vi serve (come acqua, frutta, snack), ma anche per una merenda: pane casereccio, salumi o formaggio di fossa DOP.
Il formaggio di fossa, per chi non lo conoscesse, è una delle eccellenze gastronomiche della zona. Viene stagionato in fosse scavate nell’arenaria e tufacea, coperto con paglia e lasciato maturare per almeno tre mesi. Il risultato è un formaggio dal sapore intenso e particolare, saporito che si sposa perfettamente con il pane fatto in casa o sulla pasta.

La bottega è piccola e raccolta, nonostante questo è diventata una tappa obbligatoria per tutti quelli che passano da qui prima di salire a San Leo. Non aspettatevi tavolini qui si mangia in piedi, o seduti sul gradino.
San Leo cosa vedere: dove dormire
Se vuoi vivere un’esperienza completa puoi dormire nel borgo di San Leo in una delle camere proposte dall’ Albergo diffuso. Un luogo in cui ogni stanza ha una storia da raccontare tra le mura di dimore storiche.

San Leo è la destinazione perfetta per chi vuole prendersi una pausa dal mare senza rinunciare al piacere della scoperta. È il posto giusto per le mezze stagioni per chi ama mescolare cultura e movimento (in tutti sensi) in una gita fuori porta.

Sono numerosi gli eventi organizzati a San Leo, vi consiglio di tenere d’occhio i canali ufficiali per essere aggiornati.
Da non perdere il Festival della Romagnola e Alchimialchimie un evento che mette insieme storia, teatro e magia con artisti di strada. Non mancherà il mercatino alchemico con prodotti artigianali e erbe.
TIPS gastronomica: sulla via del ritorno fermatevi alla TRATTORIA LA GALLERIA, mangerete le tagliatelle più buona della vostra vita!
E se qualcuno vi chiederà perché siete andati in un posto di montagna mentre eravate in vacanza al mare, raccontategli di Cagliostro, del formaggio di fossa e di quei panorami che sembrano dipinti!

Perché a volte la migliore scoperta è quella che non stiamo cercando. Vale per i viaggi come per la vita!