ASIA,  FILIPPINE

Port Barton: il sapore autentico delle Filippine

Port Barton, sull’isola di Palawan è una delle tappe che spezzano il viaggio verso El Nido. Fermatevi perché Port Barton vi farà respirare il sapore autentico delle Filippine. 

Port Barton è quasi ancestrale, è uno di quei luoghi in cui ancora riesci a  toccare con mano la genuinità della popolazione filippina. Fino a poco tempo fa di turisti qui ne passavano veramente pochi. Diciamo che El Nido mette in ombra tutto ciò che viene dopo il suo nome, figuriamoci quando si tratta di un piccolo paese polveroso a metà strada. 

Nonostante questo, sono sicura che tra qualche anno questo posto non sarà più quello che è ora. Si vede, si percepisce e lui stesso se ne sta rendendo conto.

Port Barton è quattro strade in tutto. 

Non tanto per dire, sono proprio quattro e pure senza asfalto. È un villaggio in cui la sera devi avere a portata di mano una pila per illuminare il cammino e per farti vedere perché sei completamente al buio. 

E’ vero che è un villaggio sonnacchioso e ancora “pulito”, ma non mancano i locali o i bar di forgia originale: una sorta di mistura tra un shabby chic e   hypster. Non a caso, sta diventando una di quelle mete alternative dei “backpacker di lusso”, degli instagrammer e dei nomadi digitali.

E’ un luogo di una semplicità disarmante, pieno di galli e di sorrisi. Lento e accogliente. 

Port Barton: come arrivare

Ci si arriva con tanta pazienza!

Si raggiunge Port Barton da Puerto Princesa o da El Nido con un van condiviso. Appena usciti dall’aeroporto di P. Princesa andate dritto (non sarà difficile individuare la van station), con 500 pesos e un viaggio infinito di circa 3 ore e mezza sarete alla fermata.

Da qui, proseguite a piedi, come vi dicevo sono 4 strade e presumibilmente il vostro alloggio sarà in una di queste, più o meno defilato.

Port Barton: dove alloggiare

Non abbiate pretese.

Port Barton è remota, così come gli alloggi. I famosi cottage sulla spiaggia, sono spogli, spartani, semplici e abitati da insetti. Siamo in mezzo alla giungla e potrei farvi un lungo elenco di chi ci ha fatto compagnia durante la notte.

Potete alloggiare sul mare oppure nelle strade più interne. Up to you!

La difficoltà più grande, sta nel fatto che su Booking.com non c’è una grandissima scelta, per questo vi consiglio di arrivare e trovare un alloggio direttamente. Chiedete in giro, sapranno aiutarvi, consigliarvi e molto probabilmente vi manderanno da chi conoscono! Il passaparola è sempre vincente!

Port Barton: cosa fare

La spiaggia è una lunga lingua di sabbia con dietro una folta giungla che le rende incredibilmente scenografica. Non ci sono molte alternative, se non rilassarsi, prendere il ritmo della città e partecipare ad uno dei tour che propongono ovunque. Non sarà, infatti, difficile prenotare il vostro posto.

Noi abbiamo optato per il TOUR A: 1200 pesos a persona + 50 pesos per la eco card, ma potrete scegliere anche tra B, C e D. Le tappe che propongono le diverse lettere sono più o meno le stesse, a parte il tour C che include le grotte, cosa che a noi non interessava.

I tour partono verso le 9, rientrano alle 16/16,30 e comprendono nel pacchetto il pranzo a base di pesce, carne, verdura e frutta. Se non avete la vostra maschera e il vostro boccaglio la troverete a bordo, ma io preferisco sempre portare le mie.

Un’altra buonissima opzione è quella di farsi portare alla spiaggia di Mahilamonen Beach: una lunga lingua di sabbia orlata di palme dove potrete fare il bagno con acqua calma in mezzo alle stelle marine e fare foto super instagrammabili.

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