Ci sono quelle domeniche diverse, quelle in cui hai voglia di sentire solo il rumore della natura. Sono quelle domeniche in cui hai deciso che tutto si deve fermare, almeno per qualche ora. Questa è stata una di quelle.
Decidiamo, mettiamo nello zaino due panini e due birre, carichiamo le bici in macchina e partiamo: destinazione Valli di Comacchio.
Per chi ama la natura e per chi ama andare in bicicletta, la zona delle Valli può davvero dare soddisfazioni.
Questa zona è ricca di percorsi in mezzo alla natura creati ad hoc e nel sito ufficiale si possono trovare tutta una serie di itinerari interessanti per scoprire quest’ area così piena di natura e di cultura.
Pensiamo anche alle specialità tipiche : tortelloni di zucca e patate, la torta “tenerina”, la “salama” da sugo, le vongole e l’anguilla. Ecco, per quest’ultima, si tratta di “gusti”.
Ci sono tanti modi per andare alla scoperta di questa oasi naturale, casa di tantissime specie, tra cui gli splendidi fenicotteri.
Si possono prediligere itinerari in barca, a piedi, con guide naturalistiche o senza oppure in bicicletta. Itinerari tutti perfettamente segnalati da segnaletiche che vi guideranno dall’inizio alla fine.
Il nostro inizia a Lido degli Estensi e dopo un breve pezzo di strada trafficata, arriviamo ai sentieri sospesi tra terra e acqua. Si attraversano i percorsi in silenzio accompagnati dai classici “padelloni”: i casoni da pesca, con le loro reti e i loro pescatori.
Passato il Canale Logonovo si arriva agli ampi spazi dove, sulla destra vedrete la Valle Spavola, mentre sulla sinistra le Saline di Comacchio, rifugio di una glamour colonia di fenicotteri rosa.
Oltre a questi, si possono ammirare diverse colonie di cormorani, di aironi cenerini, di martin pescatori e di gabbiani che si lisciano le piume ed elegantemente danzano su queste acque salmastre tra il dolce e il salato.
Si arriva così, alla Stazione Foce, punto di partenza di diverse escursioni guidate sia a piedi che in battello. Poco più avanti potrete mangiare un boccone “Al Bettolino”, ristorante tipico della zona.
Seguendo la destra e costeggiando il canale si arriva poi alla piccola Venezia: Comacchio.
Un piccolo gioiello: casette e canali, ponti e mattoni, portici e chiese, storia e che profuma di pesce.
Anguille e vongole.
Pittoresca città dai Tre Ponti affascinanti.
Abbiamo parcheggiato la bicicletta e ci siamo goduti questo paesello a piedi tra i sali e scendi dei suoi piccoli ponti, per poi proseguire con un lunga pista ciclabile, fino a Porto Garibaldi.
Questa Romagna ferrarese che profuma di bonifica, di commercio, di navigazione, di storia contadina e di storie di pescatori mi piace tanto.
Teatro di dominazioni , di colonie e di mulini.
Teatro dell’infanzia e della giovinezza della mia nonna che in questo territorio a modo suo combatté la guerra correndo per i campi.