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TTG Travel Experience Rimini: tutta la verità sulla fiera del turismo

Ogni ottobre, a Rimini, il mondo del turismo è al TTG Travel Experience, la più importante fiera B2B del settore in Italia. Vi racconto come sopravvivere e perché (da creator e blogger) non farsi troppe aspettative.

Ad inizio ottobre parte la febbre per la fiera più attesa dell’anno.

Tre giorni di stand, incontri, panel e networking che trasformano la fiera di Rimini in un mega mondo, dove basta spostarsi a piedi per raggiungere qualsiasi continente!

Ma com’è passare una o più giornate al TTG? A chi serve per davvero? E, soprattutto, perché potrebbe interessare ai content creator e ai travel blogger?

Vi racconto cos’è il TTG, come sopravvivere e perché (da creator e blogger) è meglio non farsi troppe aspettative.

TTG Travel Experience Rimini: il cuore del turismo in Italia

Il TTG non è proprio da considerarsi una fiera “da visitatore”, non è un “salone” pensato per tutti. Qui, il classico turista non va a raccogliere dépliant o a prenotare la prossima vacanza: il pubblico è per l’85% quello dei professionisti e degli operatori di viaggio.

Nei diversi padiglioni si incontrano tour operator, compagnie aeree, catene alberghiere, agenzie di incoming e outgoing, enti del turismo nazionali e internazionali. È qui che si scoprono le strategie di distribuzione dei viaggi, che nascono collaborazioni commerciali tra destinazioni e operatori e che si tracciano i trend che guideranno le prossime stagioni.

In poche parole chi espone e chi partecipa, porta a casa contatti preziosi, nuove idee, nuovi prodotti e spesso veri e propri contratti commerciali. 

È strano pensare come le destinazioni siano un prodotto, ma è proprio così: il mondo si vende.

TTG Travel Experience Rimini: perché è utile

Il TTG è una fiera di settore utile alle destinazioni per far conoscere il proprio territorio a chi lo venderà concretamente, cioè i tour operator e le agenzie. 

È un acceleratore di business anche per gli operatori privati (hotel, resort, compagnie di trasporto…) per stringere accordi diretti con chi genera flussi turistici. Senza contare il valore aggiunto per startup e le tech company nel mostrare innovazioni digitali e nuovi modi di vivere il turismo. 

Ogni anno il programma è ricco di eventi, di talk, di incontri e di tavole rotonde. Possono esserci nuovi format, settori espositivi e temi originali a seconda dell’edizione.

Per capire quali sono i programmi, gli espositori e gli eventi connessi è molto importante consultare il sito ed essere preparati prima di arrivare in fiera. Sarà molto utile per perdere meno tempo!

TTG Travel Experience Rimini: e i content creator?

Negli ultimi anni anche Travel Blogger, Instagrammer e Youtuber sono numerosi (forse troppi) ad aggirarsi tra gli stand del TTG. 

Non è difficile capirne il motivo:

• ci sono tutte le destinazioni in un unico luogo. In tre giorni si può incontrare un ente del turismo africano, una compagnia aerea asiatica e una catena alberghiera mediterranea.

per un creator che lavora con i viaggi, “in teoria” è un’occasione (ma non l’unica) per farsi conoscere, presentare media kit e raccogliere contatti.

• è il modo migliore per capire come ragiona il settore dall’interno: comunicazione, dinamiche di mercato, budget e strategie.

Veniamo alla parte meno piacevole, perché ahimè, c’è anche il rovescio della medaglia.

Il TTG rimane una fiera B2B, cioè per addetti ai lavori, questo significa che non è pensata per i creator. 

Gli operatori sono organizzati per vendere a tour operator, non per gestire collaborazioni di comunicazione. 

Spesso le insistenze dei numerosi creator presenti rendono gli operatori anche un po’ insofferenti e molto probabilmente il vostro mediakit o il vostro biglietto da visita finirà tra le decine e decine di biglietti che vengono collezionati durante queste giornate.

Spesso per evitare scocciature driblano richieste e presentazioni, a meno che non ci sia un interesse concreto. Al TTG, l’Influencer marketing non è il primo obiettivo. Il rischio potrebbe essere una giornata di frustrazione senza ottenere risultati concreti.

Incontri e colloqui sono veloci e business-oriented, poco adatti a raccontare progetti creativi. Preparatevi nell’eventualità una breve presentazione (a voce) senza essere troppo prolissi.

E quindi?

Il TTG di Rimini per i content creator può essere un luogo interessante, ma solo se ci si arriva con appuntamenti fissati prima della fiera e una chiara proposta.

Chi si aspetta di uscire dalla fiera con viaggi e collaborazioni immediate, sbaglia di grosso! 

I miei consigli per vivere al meglio questa grande fiera sono:

  • Registratevi per tempo nel sito ufficiale, l’ingresso alla fiera è gratuito, ma la registrazione obbligatoria
  • affrontatela come un laboratorio di contatti e di conoscenza del settore per “annusare” le tendenze. In questo caso tornerete a casa con un bagaglio prezioso di consapevolezze.
  • Aggiratevi tra i desk con strategia e non con insistenza
  • Raccogliete biglietti e contattate chi di dovere nei giorni a seguire
  • Osservate tanto e siate educati.
  • Il primo e il terzo giorno sono quelli un po’ più scarichi e magari se siete fortunati riusciranno ad ascoltarvi un po’ di più.

In fondo, la verità sul TTG è molto semplice: è un mercato. Chi lo capisce, saprà come sfruttarlo al meglio.

Buon TTG!

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