Un weekend nel cuore delle terre di Canossa: ti racconto Dimidium B&B e il valore delle piccole cose.
È la giornata giusta per arrivare fin quassù. E’ sabato, ma il giorno della settimana, in verità, non c’entra molto.
È questione di luce. Quella particolare inclinazione del sole di metà ottobre che non è sgarbata, ma che scalda al punto giusto mentre le colline dolci delle colline reggiane si tingono dei colori tipici dell’autunno.
Verde, giallo, arancio: le foglie compiono il loro vibrante cerchio della vita mentre io percorro, con l’ansia di chi non è troppo “confident”, i tornanti.

Arrivo a Selvapiana di Canossa, un piccolo borgo dove le finestre azzurre del Dimidium B&B spiccano tra la pietra grigia, subito dopo la latteria e la trattoria.
Il sottofondo è quello tipico dei borghi: un cane che abbaia in lontananza, il rumore ovattato di un trattore, qualche bambino che gioca, la campana della piccola chiesa a ritmi regolari. E poi il silenzio.
Quel silenzio pieno che non è assenza, ma presenza di tutto ciò che normalmente la frenesia della quotidianità nasconde.

E’ sera e sto scrivendo sulla scrivania davanti alla finestra. Entra quel blu elettrico tipico dell’imbrunire, mentre dentro la mia stanza la luce è calda e rassicurante.

Mi immagino di guardarmi dall’esterno. Un rettangolo giallo da cui si intravede una tenda di lino color Salvia. Del resto la mia stanza ha proprio questo nome.
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Dimidium B&B: eleganza e storia di una scelta
Ci sono luoghi a cui non servono grandi cose per farsi notare. Sono quelli che non compaiono nelle liste dei “10 posti da vedere assolutamente” o nei feed patinati dei travel influencer di punta. Devono essere cercati e ascoltati.
Il Dimidium è uno di questi.

Non è solo un posto in cui dormire (o almeno per me non è lo stato), Dimidium, racconta tante storie, ma soprattutto racconta di una scelta.
Paolo e Valentina hanno accolto nella loro vita questo casolare lasciato alle incurie del tempo e dell’abitudine e gli hanno restituito vita. Un progetto con senso, guidato da intelligenza e gusto del bello.
Non si tratta di una semplice ristrutturazione: è la realizzazione di una filosofia, di una stile e di un’idea che rispetta il passato, il luogo e un sogno.

Così come il casolare stesso, i mobili e gli accessori che arredano e ornano gli interni stanno vivendo una seconda occasione. Sono quasi tutti recuperati da passaggi di famiglia o da mercatini dell’usato, testimoni silenziosi di qualcosa che continua.
C’è un’eleganza discreta trasmessa dalle poltrone in pelle color caffè, dal mobile a cassettoni che racconta di una Parigi di fine anni 50 e dal suono vintage di un giradischi che da voce a vinili collezionati con cura. La perfetta colonna sonora per cominciare la giornata.

La vecchia stalla conservata e valorizzata, è il posto in cui fare colazione con i prodotti del territorio e a Km0.
Un luogo magico dove, dalle grandi finestre, entra il sole mattutino tra il profumo delle torte fatte in casa e quello del cappuccino appena fatto.
È uno di quei momenti in cui ho avuto l’ennesima conferma che il lusso vero è il tempo dedicato a fare le cose per bene e al piacere di condividerle nel modo giusto.

Paolo e Valentina non sono semplicemente gestori di un B&B: sono custodi della passione di chi crede davvero in ciò che fa.
Dimidium B&B: il lusso del silenzio e del tempo ritrovato
Questo è il posto che si deve scegliere quando si decide di passare un weekend fuori dall’ordinario. E con ordinario intendo quella quotidianità fatta di obblighi, impegni, scadenze e cellulare sempre in mano. Qui si viene per staccare, per cercare un attimo di tranquillità e non è un modo di dire.
Si viene per farsi accogliere in un luogo delicato e gentile.

Per scoprire che si possono passare ore senza guardare lo schermo del telefono e stupirsi del fatto che puoi sentirti più connesso di quando sei perennemente online.
Dimidium B&B non è un posto per tutti.
È per chi vuole ritrovare il piacere di una passeggiata senza meta, di una colazione senza fretta, di una conversazione e di uno scambio piacevole e costruttivo con chi ti accoglie.

È per chi ama le cose belle e il ricordo del passato.
Le 4 camere con bagno privato hanno dettagli e colori che richiamano la natura e la terra. In una delle quattro stanze è possibile dormire anche su un tatami in paglia di riso e Futon in cotone.
Non manca lo spazio esterno, un giardino di fronte al casolare, dove rilassarsi su amache con lo sguardo rivolto alle colline.

Dimidium B&B: tra Big Bench, Parmigiano Reggiano e le colline di Matilde
Mi trovo a metà tra Reggio Emilia e Parma, tra pianura e Appennino, nelle terre che furono di Matilde di Canossa. La scelta “Dimidium” (in latino “metà”) non è un caso.

Il territorio ha quella particolare dolcezza delle colline emiliane, ma con il carattere dell’Appennino. Il foliage autunnale qui è uno spettacolo che cambia ogni giorno, la primavera un’esplosione di verde e di profumi.
Grazie ai consigli di Paolo, guida escursionista certificata, seguo la traccia per il mio itinerario alla scoperta delle famose BIG BENCH tra sterrati, strade di campagna e murales partendo a piedi dal Dimidium B&B.
Prima tappa: la Big Bench n°280 a Trinità di Casina. Bianca e rossa, immersa in un grande prato panoramico, regala una vista (con il clima giusto) a 360° sulla Pietra di Bismantova e sull’Appennino Reggiano.

Da qui bastano pochi km per arrivare alla Big Bench n°212 ad Albareto di Canossa. Gialla e blu, si trova su una collinetta deliziosa. Questa è meno conosciuta della precedente, ma ha un fascino silenzioso che mi conquistata.
Entrambe le panchine giganti, fanno parte del “Big Bench Community Project”, un’iniziativa che promuove il turismo lento e sostenibile valorizzando i paesaggi attraverso installazioni artistiche, gratuite e raggiungibili a piedi, in bici o in auto.

Se siete appassionati di castelli e di storie tra Medioevo e Rinascimento, a pochi chilometri ci sono i castelli di Matilde tra cui il Castello di Canossa, il meraviglioso Castello di Bianello, il castello di Rossena fino al borgo medioevale Votigno, famoso per essere chiamato “Il piccolo Tibet”.

A pochi passi dal Dimidium B&B potrete entrare nella tradizione gastronomica emiliana. L’osteria del borghetto si riempie di profumi e di gente del posto sia a pranzo che a cena. Non perdetevi i tortelli con la zucca e la zuppa inglese.
Ma non finisce qui. Il territorio reggiano è famoso anche per le sue eccellenze enogastronomiche dai caseifici e i produttori di Parmigiano reggiano, a cantine e diverse acetaie di balsamico.

Mentre riprendo i tornanti in discesa verso casa, penso a quanto tutto sia stato perfetto e “pieno”: dai racconti di Paolo e Valentina, dal bagno nella vasca sotto alla finestra della mia stanza alla cena in osteria, dalla colazione nella stalla alla passeggiata in mezzo alla natura.
Paolo e Valentina custodiscono il loro angolo di Emilia con la stessa cura con cui si conserva qualcosa di prezioso, ma che vale la pena condividere. Certi luoghi, storie, progetti e scelte meritano di essere raccontate.
Dimidium prima di tutto è questo: un pezzo di tempo che è passato, ma che non va dimenticato.



