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Vespa Tour tra i colli modenesi: Maranello e i vulcani di fango

Noleggia una vespa e inizia un tour dal sapore tutto vintage in perfetta autonomia tra i colli modenesi partendo da Maranello.

Fare un tour in vespa o in 500 è sempre stata una delle cose che avrei voluto fare e ora posso finalmente dire “l’ho fatto anch’io!”.  La mia anima vintage si riconosce anche da queste piccole cose e non solo dall’età!

Scherzi a parte, vi racconto come poter fare un tour a bordo di una Vespa originale degli anni 60 o di una lambretta, a voi la scelta. Cominciamo!

Vespa Tour tra i colli modenesi: noleggio della vespa a Cà del Rio

Vi ricordate il resort, azienda agricola con più di 4000 alberi di amarene e le sue insolite “experience”?

Se la risposta no, vi lascio il link per rimediare!

Alloggiando a Cà del Rio Resort di Formigine, non solo avrete la possibilità di entrare a contatto con la natura e con una struttura incredibile, ma anche di poter fare alcune esperienze alternative.

Oltre al volo in elicottero, il fiore all’occhiello delle proposte, potrete regalarvi un tour in completa autonomia su lambrette e vespe originali. Perfette per un tour “retrò style”, ma anche per uno scatto Instagram acchiappa like!

In collaborazione con Old Wheels Tuscany Rent potrete noleggiare e ritirare il vostro mezzo speciale direttamente a Cà del Rio e da qui partire per il vostro personal tour.

Un modo alternativo per visitare la città con quel tocco vintage che per Pimpi non guasta mai!

Vespa Tour tra i colli modenesi: itinerario

L’itinerario proposto è stato creato in autonomia sulla base dei nostri interessi e delle distanze. La bellezza nel fare un’esperienza di questo tipo sta proprio nel fatto che ognuno è libero di scegliere dove andare e quanto stare.

Ecco dunque, alcune tappe consigliate per disegnare la vostra giornata su due ruote partendo da Cà del Rio, località Formigine:

Casa Museo Pavarotti

A circa 3 km dal resort Cà del Rio si trova la Casa Museo Pavarotti.

Pur essendo parte attiva nel mondo del teatro, non sono mai stata appassionata di musica lirica e allo stesso modo non ho mai seguito direttamente le vicende di Big Luciano. Sono sempre stata una spettatrice distratta, di quelle di passaggio. Ammetto, però, che ripercorrere la storia di questo “mostro sacro” attraverso la sua casa, è stata una vera e propria esperienza immersiva da non perdere per nessuna ragione al mondo.

Pavarotti fece ristrutturare questo casolare tra le verdi campagne di Modena dove passò l’ultimo periodo della sua vita e in cui, purtroppo, perì.

La visita si snoda tra le 12 stanze nelle quali vedrete non solo gli spazi abitati dal maestro tra cui la camera da letto e la cucina, ma anche oggetti, abiti, premi (tra cui i Golden Globe) e le lettere che personaggi illustri del calibro di Diana, Sinatra e Bono (solo per citarne alcuni) gli spedirono durante la sua carriera.

Ammetto di essermi anche commossa.

L’ultima parte della visita è dedicata all’evento “Pavarotti & Friends” e ai regali donati dai fan.

La casa è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18, il biglietto costa 10 euro comprensivo di audioguida. Per entrare è obbligatorio il green pass, è permesso fotografare, ma non è possibile fare video.

Maranello Museo Ferrari

Dopo essere usciti dalla casa museo di Pavarotti è ora di cambiare genere. Ci spostiamo verso Maranello per visitare il Museo Ferrari!

La visita al Museo Ferrari è un must e anche se non siete appassionati di auto vi assicuro che sarà un’esperienza che vale il viaggio.

Oltre all’esposizione di alcune delle macchine più costose del mondo, vedrete la “Sala delle Vittorie”, la sezione “Supercars”, gli spazi dedicati ai percorsi didattici per le scuole e i simulatori ad un costo oggettivamente proibitivo.

All’interno del museo è possibile fotografare, fare video, ma non toccate per nessuna ragione al mondo le auto in esposizione. Obbligatorio il Green Pass.

Siete alla ricerca di alcune tips per programmare al meglio la vostra visita ai Musei Ferrari? Segui il link qui sotto!

Castelvetro: un borgo antico

Un piccolo borgo antico sui primi colli modenesi. In poco meno di mezz’oretta l’avrete visto tutto, a meno che non decidiate di visitare l’acetaia comunale o l’acetaia “Vecchia Dispensa”.

Terra del vino Grasparossa, la particolarità di questo borgo è Piazza Roma, detta anche “Piazza della Dama” dalla caratteristica pavimentazione a scacchiera, proprio come il gioco da tavola. E’ da questa piazza che potrete ammirare un dolce belvedere e, perché no, prendervi una pausa su una delle panchine per godere dell’atmosfera tranquilla tipica di questo posto.

Da questa stessa piazza potete vedere la Torre delle Prigioni, la Torre dell’Orologio, Palazzo Rinaldi e quello del Municipio.

Lasciatevi alle spalle la piazza e procedete verso la Chiesa che si trova di fronte al palazzo che ospitò in antichità Torquato Tasso. Tornate al punto di partenza e rimontate in sella per continuare il percorso!

Salse di Nirano: Parco Regionale

Lo sapevate che appena sopra Modena esiste una piccola Islanda? Proprio così.

Le salse di Nirano sono una delle cose più buffe, dopo il vulcanino del Monte Busca vicino a Tredozio, che io abbia mai visto.

Le “salse” sono emissioni di fango freddo originati da depositi gassosi sotto terra che venendo in superficie creano dei veri e propri coni di fango.

È un’esperienza molto carina, oltre alla particolarità del fenomeno, lo è anche perché da questa riserva è possibile partire per diversi percorsi escursionistici e percorsi tematici di diverse lunghezze e tempistiche. Dei piccoli trekking tranquilli o qualcosa per i più esperti o i più temerari.

Se come noi, passate in velocità: parcheggiate il vostro mezzo nel parcheggio che trovate sulla vostra destra, prendete camminando il sentiero delle libellule, passato l’ecomuseo “Cà Rossa”, troverete sulla vostra sinistra le passerelle di legno che vi porteranno fino ai coni.

Non è possibile avvicinarsi troppo, ma nel cono più in alto potrete toccare il fango con le mani e se starete in silenzio li sentirete anche gorgogliare come dei vecchi gargoyle.

Se volete maggiori informazioni potete trovarle sul sito dell’Ente Parchi Emilia Centrale. Lo stesso ecomuseo può darvi preziose indicazioni oltre ad essere un “pit-stop” per un pic nic con vista.

Una super esperta delle salse di Nirano è Valentina con il suo blog “Travelling With Valentina”! Lei vi saprà rispondere ad ogni domanda!

Formigine città

La città di Formigine si trova su una traiettoria molto interessante, ovvero la Via dei Giardini che porta Modena alla Toscana, ovvero, dalla pianura alla montagna.

È un piccolo e raccolto paesino che nasconde interessanti peculiarità, uno su tutte il castello che nel 1500 era proprietà della famiglia d’Este. C’è da dire che questo non è l’unico, infatti nel territorio si trovano tantissimi esempi di architettura fortificata tra cui quello di Carpi, Spezzano, Fiorano e tanti tanti altri. Se siete amanti dei castelli e della vita di corte, potreste decidere di fare un percorso ad hoc.

Non abbiamo passato tanto tempo in città, giusto un attimo per un gelato veloce alla gelateria Joya che ha una particolarità fondamentale, ovvero quella di non usare preparati industriali, ma solo materie prime naturali provenienti dalle aziende del territorio.

Modena Centro

Con la vespa, se avete voglia di dedicarvi al centro, potete spingervi fino a Modena.

Noi abbiamo volutamente scelto di esplorare i dintorni e fare esperienze meno legate alla città, ma è tutta questione di priorità. Nel caso decideste di fare questo percorso, abbiate cura di parcheggiare la vespa in un luogo sicuro, ricordatevi sempre che non è la vostra e che si tratta di un mezzo d’epoca.

In tutto ciò, vi è venuta fame?

Tra Maranello e Castelvetro fermatevi a mangiare gnocco fritto e tigelle come se non ci fosse un domani alla Trattoria “La Bolognina”, un must!

Siete curiosi di saperne di più su Cà Del Rio Resort e sulle sue experience, segui il link qui sotto!

Avete mai fatto un tour con un mezzo vintage? Aspetto consigli!!

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