ASIA,  FILIPPINE

Filippine fai da te: diario di emozioni e guida di viaggio

Un viaggio nelle Filippine Fai da te è possibile e semplice. Come? Ecco la guida fai da te che può aiutarti nel programmare un viaggio in questo arcipelago meraviglioso!

Le Filippine sono semplici e vere. Non serve molto per prendere il meglio da loro: un costume e un paio di infradito.

Sono più di 7000 isole, alcune bellissime, alcune più insidiose, ma in generale ovunque voi andrete non sbaglierete sicuro.

Le Filippine sono spiagge bianche orlate di palme, risaie verdi, rocce che bucano il cielo, acqua trasparente dai mille colori, ma soprattutto sono la sua gente. I loro sorrisi e la loro gentilezza non è mai scontata. Ti aiutano, ti accolgono perché loro sono così, semplici come la loro stessa terra.

Sono i bambini che ti incantano con i loro occhioni neri brillanti.

È verde, tanto verde.

È blu, tante sfumature di blu, più di 50 di sicuro.

Sono le baracche in lamiera e paglia intervallate da deliziose casette in cemento di nuova generazione.

È Il traffico incredibile delle grandi città che le rende invivibili e impossibili. Sono i suoi tricycle e le sue Jeepney con le quali arriverete in qualsiasi parte tutti stipati, ma pieni di allegria.

Sono i suoi campi da basket che troverete in ogni città, dalla più piccola alla più grande, del resto è lo sport nazionale. Non sarà difficile, infatti, assistere ad un’improvvisata partita serale tra ragazzi.

Inoltre, non sarà difficile vedere cartelloni giganti che pubblicizzano le partecipanti ai concorsi di bellezza (a quanto pare adorano diventare reginette) o gigantografie per congratularsi con i neolaureati.

Le Filippine sono quel luogo in cui la vita scorre lenta, talmente lenta che, a volte ti infastidisce. Nei piccoli villaggi la giornata segue i ritmi della luce e del buio e finirete per farlo anche voi.

Sono tenaci e preparate (più o meno) agli eventi naturali che ogni anno le colpiscono duramente. Cartelli che indicano le vie di fuga in caso di tsunami o altro li troverete ovunque. Vanno incontro rassegnati ad un destino che segue un corso naturale verso il quale siamo impotenti.

È un tramonto mozzafiato su alcune delle spiagge più belle del mondo.

Sono le rocce calcaree che esplodono dal mare quasi come fossero di cartapesta, soprattutto quelle dell’arcipelago del Bacuit.

Sono gli occhi grandi dei piccoli e delicati tarsi, protetti e tutelati. I colori cangianti dei galli che qui, non se la passano proprio benissimo. Sono fieri e vanitosi, ma con questa storia dei combattimenti direi bene, ma non benissimo. Il vincitore è tale, lo sconfitto finisce in pentola. Triste destino per delle penne così belle.

Oltre questa triste usanza, il karaoke è il liet motiv di tutta la nazione. Ai filippini piace cantare da impazzire al punto di farlo a qualsiasi ora del giorno e della sera, intonati e non. È una questione che prendono molto sul serio, a tal punto che se vi capiterà di andare in un karaoke bar e ascoltare note che sembrano quelle di un gatto a cui hanno pestato la coda, fate buon viso a cattivo gioco. Trasformate il vostro ghigno di dolore in incredibile approvazione, perché in caso contrario potrebbero offendersi.

Come sfidano la sorte a colpi di note musicali, allo stesso modo lo fanno giocando alle lotterie nazionali: troverete cabine gialle per scommettere ovunque!

Le Filippine, anche se non sembra, possiedono una tradizione culinaria influenzata da tutte le parti del mondo vicine, ma anche lontane, come la Spagna.

È il paese asiatico con cui avrete in comune l’aspetto religioso. Niente Budda o roba Hindu, loro hanno le chiese e i crocefissi. Sarà strano, perché di fatto tutto ciò è un po’ fuori zona.

Sono sensibili alla questione ambientale anche se c’è ancora molto da fare. È il primo paese in Asia in cui vedo i contenitori per la raccolta differenziata, anche se seguire le sue regole, è un altro paio di maniche. La plastica sta piano piano scomparendo e la sensibilità aumentando. Se per caso vi capiterà di trovare qualcosa in mare, raccoglietelo e buttatelo via, un piccolo gesto individuale è l’inizio di un grande gesto collettivo.

Filippine fai da te: come costruire l’itinerario “imperfetto

Scegliere di andare alle Filippine e costruire un itinerario perfetto è pretenzioso e direi quasi impossibile.

Le Filippine sono composte da più di 7000 isole e non basta una vita per vederle tutte. Quando ho cominciato a ragionare su questo viaggio, mi sono detta “…e ora da dove parto? Come posso prendere il massimo da questo viaggio e creare l’itinerario perfetto?”

Vi accorgerete presto che la risposta non c’è, perché la cosa positiva è che, in qualsiasi isola voi andrete, avrete le giuste soddisfazioni.

Il consiglio più sensato che vi posso dare, è quello di capire su quale stile di vacanza siete orientati. Ci sono isole più o meno adatte allo snorkeling, altre ideali per le immersioni, alcune idonee per non fare assolutamente nulla, altre ancora adatte al trekking o più blasonate per la nightlife o il turismo da copertina.

Cercate di capire bene quale sarà il mood e il vostro tempo a disposizione, solo allora potrete scegliere dove dirigervi. Leggete blog, guide di viaggio per tratte spunti, ma soprattutto valutate bene anche gli spostamenti perché saranno una delle cose più difficili dell’intero viaggio nelle Filippine.

Se non avete troppo tempo a disposizione “less is more”. Non mettete troppa carne al fuoco e optate per 2/3 isole al massimo. Non abbiate paura di perdere qualcosa, ma piuttosto di guadagnare tempo per godervi il meglio dalle tappe che avete scelto. Questo, vi aiuterà anche ad evitare di perdere troppo tempo negli spostamenti.

È inutile capire dall’Italia gli orari dei traghetti e dei bus e organizzarvi una precisa timeline. Accertatevi solo di capire quali trasporti esistono per passare da A a B, al resto ci penserete direttamente lì.

Tenendo a mente questi piccoli accorgimenti, riuscirete a costruire un itinerario imperfetto per alcuni, ma perfetto per voi!

Filippine fai da te: Il nostro itinerario

28 Gennaio 2020 Arrivo a Cebu

29 Gennaio 2020 partenza per Bantayan (circa 6/7 ore) bus+ traghetto

30-31 Gennaio 2020 Bantayan

1 Febbraio 2020 partenza per MoalBoal con traghetto + bus Ceres (circa 6/7 ore)

2-3 Febbraio 2020 MoalBoal

4 Febbraio 2020 partenza per Silquijor con Bus per Bato, tricycle per Lilo An e traghetto per Silquijor (circa 5 ore)

5-6-7 Febbraio 2020 Siquijor

8 Febbraio 2020 ritorno a Cebu (circa 12 ore)

9 Febbraio 2020 volo per Puerto Princesa e van per Port Barton (3 ore e mezza)

10 Febbraio 2020 Port Barton

11 Febbraio 2020 Partenza per El Nido (circa 3 ore e mezza)

12-13-14 Febbraio 2020 El Nido

15 Febbraio 2020 volo per Boracay (circa 3 ore compresa un’ora di volo)

16-17-18 Febbraio 2020 Boracay

19 Febbraio 2020 volo per Manila e rientro in Italia il giorno succesivo

Filippine fai da te: quando andare

Le Filippine sono una meta ideale da Gennaio fino a Marzo, ovvero il loro periodo estivo.

Potete anticipare e organizzare il vostro viaggio da Novembre o Dicembre, ma il rischio di tifoni potrebbe essere ancora alto e potrebbe essere tutt’altro che piacevole. C’è sicuramente da dire, che le Filippine sono davvero grandi è non è detto che il tifone abbia proprio la vostra traiettoria, ma se potete evitare fatelo.

In ogni caso, anche nel periodo consigliato, potrebbe essere possibile incappare in qualche giorno di pioggia. Sono perturbazioni passeggere e potrebbero durare 1 o 2 giorni per poi passare velocemente. Considerate che, comunque che la temperatura sarà sempre piacevole sia di giorno che di sera.

Filippine fai da te: come spostarsi

Ahi Ahi Ahi! Le Filippine hanno un’incredibile sistema di trasporti che arriva ovunque, ma in maniera estremamente articolata e contorta.  Per arrivare da A a B sarete costretti a passare da C e da D. Occorre armarsi di tanta pazienza e capire quale può essere la migliore soluzione cercando di evitare troppi “sbattimenti”, ma spesso non si ha scelta.

Via mare esiste una serie di traghetti e barche più o meno veloci che possono portarvi tra un’isola e l’altra, ma tutti i collegamenti marittimi, così come quelli aerei, rappresentano un sistema di incastri spesso bizzarri. Controllate e informatevi bene come arrivare dove volete arrivare.

TRAVEL TIPS: A Cebu o a Manila scaricate ed utilizzate lapplicazione “Grab”, una sorta di Uber filippino molto popolare. Potrete prenotare direttamente dallo smartphone e pagare con la vostra carta di credito anche senza una sim locale. Più comodo di così!

Sulle diverse isole potrete spostarvi via terra con bus, minivan, con i tipici tricycle o Jeepney per gli spostamenti più brevi.

Oltre che in barca, è possibile fare “Island Hopping” con l’aereo a prezzi molto accessibili, ma anche qui, spesso e volentieri sarete costretti a passare per Manila. Fortunatamente, da un po’di tempo a questa parte la situazione sta leggermente migliorando e a piccoli passi stanno introducendo spostamenti diretti tra le diverse destinazioni, come per esempio El Nido-Boracay oppure Cebu- Puerto Princesa. Controllate bene quando stilate il vostro itinerario.

Che voi scegliate la barca, l’aereo o il bus, mettete in conto che, per raggiungere la vostra meta, probabilmente, vi servirà una giornata intera che passiate per Manila, oppure no. 

  • Prendendo in considerazione tutto ciò che ho scritto, state molto attenti nel caso in cui abbiate necessità di incastrare delle coincidenze. Non giocate alla roulette russa e prendetevi i giusti tempi onde evitare spiacevoli conseguenze.
  • Spesso, gli aerei locali possono avere diversi minuti di ritardo.  Per cercare di ridurre al minimo questo rischio dicono che la compagnia Air Asia sia quella più precisa. Per quello che riguarda me, tutto è andato liscio!
  • Fate super attenzione ai bagagli, quando prenotate i vostri voli interni on line. Il prezzo che vi viene proposto in prima battuta, spesso, non comprende i bagagli. Verificate sempre che siano compresi i 10 o 15 kg di bagaglio da stiva e aggiungetene nel caso altri 10 se è necessario. La buona notizia è che, sia le tariffe che l’aggiunta del bagaglio, hanno cifre assolutamente accettabili!
  • In alcuni voli, soprattutto in quelli che prevedono lo scalo a Manila, non è permesso imbarcare il bagaglio perché non sussiste abbastanza tempo per scaricarlo e reimbarcarlo nel volo successivo. Ammetto che è davvero difficile prenotare questo tipo di volo, a meno che voi non viaggiate con solo bagaglio a mano. State comunque tranquilli perché tutto ciò è ben segnalato in fase di prenotazione.
  • Se riuscite, prenotate con anticipo (4/5 giorni) i trasferimenti aerei interni perché si riempiono in fretta.

TRAVEL TIPS: Per entrare alle Filippine non è richiesto un visto, compilerete un form direttamente sull’aereo e lo consegnerete ai funzionari della dogana. È possibile rimanere nel paese 30 giorni. Tenetevi a portata di mano, il biglietto aereo o la prenotazione che attesta la vostra uscita dal paese. Vi verrà richiesta.

Filippine fai da te: dove dormire

Gli alloggi nelle Filippine sono piuttosto semplici e in generale i costi spesso non ne giustificano la qualità.

Vi accorgerete che una stanza da 20 euro a notte non è molto diversa da una stanza che ne costa 40, e diciamo che, in generale, non esiste una giusta via di mezzo. Si passa da ostelli con bagno in comune, a stanze spoglie ed essenziali, a hotel cinque stelle o boutique hotel da 160 euro a notte o più. Ecco, solo qui vedrete la vera differenza.

Detto questo, se avete soldi da spendere non avrete problemi, ma se viaggiate in low budget affinate lo spirito di adattamento a stanze abbastanza pulite, ma molto spartane, docce senza box con acqua fredda, wifi lentissimi e insettini qua e là.

Nonostante ciò, ci sono stati alloggi seppur semplicissimi di cui mi sono innamorata, altri da cui avrei voluto scappare, ma anche questo è un rischio che fa parte della bellezza di un viaggio fatto con la tendenza al risparmio.

TRAVEL TIPS: Nelle Filippine esistono due tipi di catene alberghiere a basso costo, gli OYO e i RED DOORZ. Non sono altro che gruppi alberghieri con in gestione diversi alberghi a tariffe discretamente basse come del resto la loro qualità. A parte una sola notte li ho tendenzialmente evitati, per preferire realtà meno standardizzate.

Questa è la lista degli hotel in cui abbiamo alloggiato: troverete il link solo in quelli che mi sento di consigliarvi.

Cebu: Red Doorz Premium (vicino alla Stazione Bus Nord)

Bantayan: Micky Santoro Hotel & Restaurant (Santa Fe)

MoalBoal: Anchorage Inn

Siquijor: Jungle of Peace Resort

Cebu-Lapu Lapu: Cozy Inn Mactan (vicino all’aeroporto)

Port Barton: Nobi’s Place

El Nido: Greenfield Villa

Boracay: St Vincente Cottages

Manila: Urban Traveller

Filippine fai da te: cosa mangiare

La cucina filippina non l’ho trovata né troppo gustosa, ma nemmeno troppo difficile. E’ un melting pot di gusti e di sapori che mischia le influenze da tutti i paesi vicini, ma anche da quelli più lontani come Stati Uniti e la Spagna. Come, in qualsiasi altra parte del mondo, ci sono piatti interessanti che vale la pena di assaggiare altri da evitare. È tutta questione di gusti.

Le Filippine sono famose per i bocconcini e per gli stufati fatti con le interiora del pollo, milza, midollo o cose di questo genere che, per quel che mi riguarda, rasentano l’horror. Uno dei must più prelibati è rappresentato dal “Balut” un uovo di anatra lessato con all’interno il feto fecondato. Al sol pensiero mi vengono i conati, ma se siete temerari non avrete difficoltà ad assaggiarlo.

Detto ciò, non faticherete a trovare alternative meno hardcore, soprattutto nelle grandi città dove avrete l’imbarazzo della scelta in fatto di ristoranti etnici come quelli dei vicini giapponesi o coreani. Non è difficile trovare le loro catene più famose con sushi, ramen e sashimi, come poi del resto, quelle americane, come Mcdonalds o Burger King.

Ma arriviamo a ciò che troverete in tavola:

  • Barbecue chiamato Inasal: carne di pollo e di maiale (spesso spiedini) cotti alla griglia e conditi con una salsa agrodolce che rende il tutto molto gustoso, ma tendenzialmente molto dolce.
  • Pancit Cantoon o Pancit Bohol: questi sono i classici noodle. I primi fatti con l’uovo, i secondi con il riso, detti anche glass noodle. Vengono serviti saltati con verdure e carne di pollo o maiale. Volendo anche pesce.
  • Il Lechon è la parte del maiale che da noi è detta pancetta. Viene arrostita e servita da sola o accompagnata da noodle. Dipende dalla ricetta.
  • Lumpia: involtini primavera con verdure e carne, da intingere nella salsa agrodolce piccante. Molto simili a quelli thailandesi o cinesi.
  • Adobo: stufato di maiale o di pollo.
  • Tutti i piatti, in generale, vengono accompagnati da riso bianco (steam rice) e da un mezzo spicchio del tipico calimansi (un agrume più piccolo del lime) da spremere sopra il vostro piatto per insaporirlo.
  • Non è difficile trovare il pesce. Vi accorgerete che i filippini spesso lo mangiano anche a colazione.
  • Il mango è uno dei più buoni e dolci che io abbia mai mangiato.
  • Alle Filippine hanno un debole per le Bakery, tutte in versione take away: in sostanza il nostro fornaio. Una vetrinetta divisa in sezioni con tutte le golosità dolci e salate a pochi pochi spiccioli! Troverete anche la loro evoluzione più occidentale o nipponica in Juice Bar o Coffe Corner con organic food e spazi ideali per lo smart working.
  • E poi c’è lui il mitico Halo Halo. Lo troverete ovunque ed è una di quelle cose bizzarre che mette allegria solo guardalo perché, oggettivamente, non ha né capo né coda. I grandi mastri gelatieri scuotono la testa di fronte a questo dessert che, altro non è che una via di mezzo, tra un gelato, una granita. Un mega mangia e bevi il cui segreto è mescolare tutto insieme creando un gran “mappazzone” di cose. Del resto, Halo Halo significa proprio mescola mescola. Nonostante questo, non ne potrete più fare a meno, perché rappresenterà la merenda e il dopocena ideale! Quali ingredienti ci sono? Bè, si va dalla base fatta di ghiaccio ai cubetti verdi e rossi di gelatina, al mango al cocco fino ad arrivare ad una pallina di gelato all’Ube, la classica patata viola utilizzata tantissimo nella cucina locale. A scelta fagioli dolci, mais e cornflakes.
  • Stesso principio lo detiene l’altro dessert nazionale, ovvero il Mango Float: strati di ghiaccio tritati alternati a crumble di biscotto e mango.
  • Sempre in tema di golosità, dalla vicina Korea del Sud, provate il Bubble Tea, un tea freddo con il latte e piccole sfere di tapioca. Stra goloso a mille gusti!
  • Se volete una pausa dalla cucina filippina, come dicevo sopra, potete contare sulle classiche catene di Fast Food: Mc Donald, Kfc, Burger King, etc, ma non dimenticate di assaggiare un menu set del nazionale “JolliBee”. Lo troverete ovunque. Pulitissimo e allegro, nel menù hanno qualche hamburger, ma la loro specialità rimane il pollo fritto.

TRAVEL TIPS: Il cibo di strada è diffusissimo e vi accorgerete che, spesso, più in certe zone che in altre, di piccole bancarelle con diverse pentole sul banco contenenti golose specialità. Basta scegliere cosa volete e il piatto vi verrà servito. Alcuni sono davvero gustosi, sicuri e super economici. La regola massima vale anche qui: dirigetevi su quelli più affollati.

Filippine fai da te: contrattazione, tasse & Co

Nelle Filippine si contratta!!

La differenza dagli altri paesi asiatici è che loro lo fanno ancora con delicatezza e non con arroganza. La contrattazione è un gioco che vale la pena fare anche se state contrattando per qualche spicciolo. Arrivate ad un giusto compromesso senza prenderli in giro e vedrete che raggiungerete un accordo stringendovi la mano insieme ad una bella risata.

Contrattate tricycle, escursioni e souvenir, vi accorgerete ben presto cosa ha un prezzo fisso difficile da abbattere. Non pretendete nulla solo perché avete alto potere d’acquisto, usate sempre il rispetto sempre e comunque e vedrete che i filippini vi apriranno il cuore.

Attenzione: quasi ovunque vi chiederanno di pagare tasse. Non chiedetemi perché, ma fatto sta che è così. Stiamo parlando di cifre che rasentano il ridicolo, ma queste “tasse” per motivi estremamente creativi è obbligatorio pagarle.

Ci sono tasse per entrare e uscire dal terminal dei traghetti, tasse per entrare nelle diverse isole o spiagge, tasse a favore dell’ambiente, tasse a favore dell’ecologia, tasse per non si sa cosa. Mettete nel vostro budget almeno una ventina di euro per tutto il vostro viaggio: considerate che quella più costosa ammonta a circa 2 euro e quella più economica a 0,20 cent di euro. Nessuna polemica, sono davvero pochi spicci, pagate e basta anche perché non avrete scelta e non potrete contrattare.

Filippine fai da te: i Filippini

Ho trovato la popolazione filippina, una popolazione deliziosa, accogliente, rispettosa, sorridente, curiosa e scherzosa. Ci siamo sentiti subito a casa quasi come se fosse un “ritorno” e non un nuovo paese da esplorare.

Vi accorgerete ben presto che tutti sono disponibili ad aiutarvi nel caso foste in difficoltà e lo fanno senza pretendere nulla in cambio. Non sono insistenti e anche quello che vi sembrerà un noioso venditore, al vostro no, demorderà senza insistere e molto probabilmente si fermerà a fare due chiacchiere con voi per sapere chi siete e da dove venite senza che questa sia una tattica di aggancio.

Sono così: semplici e gentili, delicati e curiosi con educazione e rispetto.

Ci sono persone che con un semplice gesto mi hanno aperto il cuore: sono generosi e affettuosi.

Per esempio, una vecchietta che passeggiava da sola, è arrivata verso di me e mio marito e con un gesto accompagnato da un sorriso sdentato ci ha stretto le braccia, come a darci la sua benedizione.

Sono così, semplicemente meravigliosi.

Filippine fai da te: cosa mettere in valigia

La valigia per le Filippine deve essere una valigia tattica, leggera e pensata a seconda di quale sarà il mood del vostro viaggio. Molto probabilmente il vostro obiettivo sarà il mare quindi, a meno che voi non siate dei fanatici delle immersioni (e in questo caso sarete voi a dare indicazioni a me) non dimenticate di portare con voi cose essenziali:

  • Scarpine da scoglio (fondamentali in certe occasioni)
  • Teli di microfibra (facilmente reperibile da Decathlon)
  • Occhiali da sole e cappello
  • Creme solari e Aloe Vera (portatele da casa perché qui costano tantissimo)
  • Ocean Pack (borsa impermeabile) essenziale per le escursioni in barca. Compratela sul posto, contrattando riuscirete a portarla via a circa 5 euro. Basta una 15 o 20 lt.
  • Lycra a manica lunga per fare snorkeling se, come me, siete di bruciatura facile
  • Maschere e boccaglio
  • Felpe per l’aria condizionata nei bus o nei traghetti
  • Tappi per le orecchie se avete il sonno leggero. I galli non vi aiuteranno.
  • Gel disinfettante per le mani, ora come ora a maggior ragione
  • Borraccia
  • Scarpe da trekking se avete in previsione attività di questo genere

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